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Perché ordinare da mangiare è una decisione difficile?

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Un nuovo studio della Caltech ha trovato le regioni cerebrali responsabili dell'effetto del sovraccarico della scelta.

Decisione

I ricercatori esplorano l'effetto del sovraccarico della scelta, un fenomeno che ostacola l'abilità del cervello di prendere una decisione quando ci sono tante opzioni.

Se ti è successo almeno una volta di fissare a lungo il menu di un ristorante e di essere completamente incapace di decidere cosa ordinare, hai avuto un'esperienza di quello che gli psicologi chiamano il "sovraccarico della scelta". Il cervello, quando affronta un numero elevato di opzioni simili, si sovraccarica troppo e ha problemi nel prendere una decisione.

Uno studio condotto in California 20 anni fa è illustrativo di questo effetto. In questo studio, i ricercatori misero a punto , in un negozio di alimentari, un tavolo in cui offrivano vari tipi di marmellata ai clienti. A volte erano forniti tutti i 24 tipi di marmellate, altre volte soltanto sei. Il risultato era: sebbene i clienti erano probabilmente demotivati nel provare tutti i vari campioni quando il tavolo era pieno ed era anche meno probabile che li acquistassero.

I clienti erano un po' meno limitati nel provare i vari tipi di marmellata quando ne erano presenti solo sei. I clienti con solo sei tipi di marmellata erano 10 volte più propensi a comprare una marmellata rispetto ai clienti con il tavolo pieno.

 

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Colin Camerer, Professore con cattedra di Economia Comportamentale alla Robert Kirby Caltech ed al centro T&C di Leadership di Neuroscienze decisionali e sociali pensa che la portata iniziale del pranzo e le conserve di frutta potrebbero sembrare irrilevanti, ma il sovraccarico della scelta può qualche volta avere conseguenze serie.

Come esempio, porta la parziale privatizzazione del sistema di sicurezza sociale della Svezia. Il governo permise ai cittadini di muovere parte dello pensione in fondi privati. Il governo diede loro cento fondi da cui scegliere e condusse una grande campagnia di incoraggiamento affinchè decidessero su quali fondi investire. Inizialmente solo il 70% della popolazione adulta ebbe un ruolo attivo nella scelta ma la percentuale rapidamente si abbassò.

Dopo 10 anni, solo l'1% dei nuovi svedesi maggiorenni decise dove investire parte della pensione. Ora, uno studio condotto dalla Caltech da Camerer rivelò un nuova visione nell'effetto del sovraccarico della scelta, includendo le parti del cervello responsabili della preferenza cerebrale in una scelta tra più opzioni.

Nello studio, i volontari vedevano delle immagini di panorami che potevano stampare su un pezzo di mercanzia come una tazzina di caffè. Ogni partecipante vedeva vari set di immagini: 6, 12 o 24. Gli veniva chiesto di decidere mentre la macchina di risonanza magnetica funzionale (fMRI) registrava la loro attività cerebrale. Come condizione di controllo, ai volontari veniva chiesto di sfogliare le immagini nuovamente, ma questa volta la selezione di queste immagini era fatta casualmente dal pc.

La scansione fMRI rivelò un attività cerebrale in due regioni mentre i partecipanti decidevano: la corteccia anteriore cingolata (ACC), dove i costi ed i benefici potenziali delle decisioni erano pesati, disse Camerer, e lo striato, una parte del cervello responsabile di un valore preciso. Camerer ed i suoi colleghi videro anche che l'attività in queste due regioni era più alta in soggetti che avevano 12 opzioni di scelta e più basse in quelli che ne avevano sei o 24.

Camerer disse che lo schema di attivazione è probabilmente il risultato dell'interazione tra striato e l'ACC ed il peso tra l'aumentato potenziale per il premio (prendere un immagine che a loro realmente piace per la tazza) vs l'aumentato ammontare di lavoro del cervello che avrà da valutare possibili risposte.

 

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Quando il numero di opzioni aumentava, il premio potenziale aumentava di conseguenza, ma poi iniziava a diminuire poiche : "L'idea è che scegliere tra 12 è piuttosto buono, mentre scegliere tra 24 non è un buon miglioramento poichè esso richiede anche un aumento di sforzo nello scegliere tra più opzioni". Insieme, sforzo mentale e premio potenziale sono allo stesso livello poichè il premio non è troppo basso (6 opzioni di scelta) e lo sforzo non è troppo alto (24 opzioni).

Questo schema non è visibile quando i soggetti scorrono passivamente le immagini poichè non c'è premio potenziale, ed allora è richiesto poco sforzo quando essi valutano le opzioni. Camerer puntualizza che 12 non è un numero magico per la presa di decisione umana, ma piuttosto un artefatto del disegno sperimentale.

Lui stimò che il numero ideale di opzioni per una persona è probabilmente un numero compreso tra 8 e 15, dipendente dal premio percepito, dalla difficoltà nel valutare le opzioni e dalle caratteristiche individuali della persona. Ovviamente, al negozio di alimentari sono presenti molte di più di 12 varietà di prodotti.

Ci potrebbe essere un'intera corsia di dentifrici di vari brand, taglia, gusti, proprietà, ecc. Camerer disse che le persone tendono a sentirsi più liberi e preferiscono avere più controllo sulla loro vita quando hanno più opzioni di scelta, ma avere tutte quelle opzioni implica anche fare molto più sforzo nella presa di decisione.

"Quando noi pensiamo a molte scelte che vogliamo fare, non rappresentiamo mentalmente la difficoltà e lo sforzo nella presa di decisione". Camerer conclude dicendo che ricerche future in quest'area potrebbero esplorare la quantità dei costi mentali nella presa di decisione. "Quale è lo sforzo mentale? Quale è il costo ipotizzato? Si conosce ancora pochissimo".

Tratto da ScienceDaily

 

(Traduzione ed adattamento a cura del Dottor Claudio Manna)


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Tags: decisione scelta news di psicologia mangiare ordinare

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