Tutto quello che credevi di sapere sul sonno è falso
Uno studio sulle abitudini sonno-veglia di popolazioni lontane dagli agi della modernità demolisce alcuni diffusi luoghi comuni su insonnia e stile di vita.
Tra i pensieri notturni di un insonne c'è, talvolta, anche questo: avremo anche i comfort tecnologici della modernità, ma i nostri antenati preistorici dormivano forse meglio di noi.
Vita sana e all'aria aperta, cene attorno al fuoco e sonore ronfate sotto le stelle... che cosa chiedere di più?
La convinzione che oggi si dorma peggio che in passato è piuttosto diffusa, ma un nuovo studio pubblicato su Current Biology sembra confutarla. La ricerca compiuta su tre società di cacciatori-raccoglitori e cacciatori-agricoltori di Tanzania, Namibia e Bolivia - lontane da aree industrializzate e con stili di vita non molto diversi da quelli del Paleolitico - dimostra che i ritmi di sonno di oggi non sono poi molto dissimili da quelli dei nostri progenitori. E che ossessionarci con l'idea che non dormiamo abbastanza non fa che peggiorare le cose.
Ecco tre luoghi comuni sul sonno che lo studio sembra smentire.
1. Andiamo a dormire più tardi di un tempo. La luce elettrica, che ci permette di stare alzati anche nelle ore di buio, e quella (più dannosa) di tablet e smartphone, non aiutano certo a conciliare i ritmi sonno-veglia. Ma l'abitudine a tirar tardi dopo cena, magari con due chiacchiere attorno al fuoco, sembra essere nel nostro DNA da sempre (e potrebbe aver contribuito a cementare i legami sociali).
Tratto da Focus.it - prosegui nella lettura dell'articolo
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!