Un'anormale pressione sanguigna aumenta il rischio di demenza
In uno studio che ha attraversato due decenni e mezzo e ha esaminato i dati di oltre 4.700 partecipanti, i ricercatori del Johns Hopkins Medicine hanno aggiunto delle prove che la pressione arteriosa anormale, nella mezza età e che persiste nella tarda età, aumenta la probabilità di sviluppare demenza.
Sebbene non progettato per mostrare causa ed effetto, lo studio suggerisce che mantenere una pressione sanguigna sana per tutta la vita può essere un modo per aiutare a ridurre il rischio di perdere le funzioni cerebrali.
"I nostri risultati suggeriscono che la pressione arteriosa durante la mezza età può influenzare il modo in cui la pressione sanguigna in seguito nella vita si collega al rischio di demenza", afferma Keenan Walker, Ph.D., assistente professore di neurologia presso la Johns Hopkins University School of Medicine.
"Abbiamo scoperto che gli individui con ipertensione arteriosa nella mezza età possono trarre beneficio dal portare la loro pressione sanguigna a livelli normali in età avanzata, poiché avere una pressione sanguigna troppo alta o troppo bassa nella vita avanzata può aumentare ulteriormente il rischio di demenza".
Nel loro studio, hanno scoperto che le persone in condizione di ipertensione arteriosa durante la mezza età e durante l'avanzare della vita, avevano il 49% in più di probabilità di sviluppare la demenza rispetto a quelli con la pressione sanguigna normale in entrambi i momenti della vita.
Un rischio maggiore era soffrire di ipertensione durante la mezza età e quindi avere una bassa pressione sanguigna nella tarda età, che ha aumentato il rischio di demenza del 65%. I risultati sono stati pubblicati su JAMA.
Qualsiasi misura superiore a 140/90 millimetri di mercurio è stata considerata pressione arteriosa elevata, mentre la bassa pressione sanguigna è stata definita inferiore a 90/60 millimetri di mercurio.
Un esame cognitivo, rapporti degli infermieri, codici di dimissioni dell'ospedale e certificati di morte sono stati usati per classificare le funzioni cerebrali dei partecipanti e per determinare la compromissione cognitiva.
L'ipertensione può essere genetica, ma può anche essere il risultato di un esercizio fisico insufficiente e di una cattiva alimentazione.
Walker afferma che la demenza stessa può portare ad un abbassamento della pressione sanguigna, poiché può interrompere il sistema nervoso autonomo del cervello.
Irrigidimento delle arterie causato dalla malattia e fragilità fisica può anche portare a bassa pressione sanguigna in età avanzata.
Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, 75 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di ipertensione e quest'ultima può aumentare il rischio di malattie cardiache e altre condizioni di salute.
FONTE:
- Keenan A. Walker, A. Richey Sharrett, Aozhou Wu, Andrea L. C. Schneider, Marilyn Albert, Pamela L. Lutsey, Karen Bandeen-Roche, Josef Coresh, Alden L. Gross, B. Gwen Windham, David S. Knopman, Melinda C. Power, Andreea M. Rawlings, Thomas H. Mosley, Rebecca F. Gottesman. Association of Midlife to Late-Life Blood Pressure Patterns With Incident Dementia. JAMA, 2019; 322 (6): 535 DOI: 10.1001/jama.2019.10575
Articolo a cura del dottor Andrea di Maio
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!