La logica di posizione - 5^ puntata
5^ PUNTATA
IL CASO FINMATICA: COME MOLTIPLICARE IL CAPITALE PER SEI, IN DUE GIORNI!
A differenza del caso esaminato la volta scorsa, le azioni Finmatica sono state assegnate a pochi fortunati, e, paradossalmente, hanno catalizzato l'interesse di molti milioni di investitori. Il fatto di avere triplicato il prezzo del collocamento, al primo giorno di quotazione, e la vertiginosa crescita del giorno seguente hanno colpito l'immaginario collettivo all'inverosimile.
La vigilia
Tutto è cominciato i giorni 15, 16, e 17 novembre, quando si è aperta la fase delle prenotazioni del titolo. Non ci sono stati spot strombazzanti in televisione, e nemmeno tanti cartelloni pubblicitari lungo le strade, come ricorderete essere avvenuto nel caso dell'Enel. La notizia circolava da tempo negli ambienti finanziari, e sui giornali si era appreso del buon successo delle prenotazioni presso gli investitori istituzionali, ma non c'era il solito clamore.
Il prezzo
La forchetta all'interno della quale doveva essere fissato il prezzo variava tra i 4,2 ed i 5 euro, e sarà proprio quest'ultimo, il prezzo di collocamento fissato al termine della settimana di prenotazione. All'inizio dell'ottava successiva, nel caso di una richiesta superiore all'offerta, ci sarebbe stata l'estrazione, come poi è avvenuta.
Le ragioni del boom
Da un sottoscala di Salerno a Piazza Affari. Da quattro amici appassionati di informatica a 400 dipendenti. Da qualche rudimentale computer a sedi sparse da San Paolo del Brasile a Londra. Lo sviluppo della società Finmatica è eclatante, ma le ragioni del successo vanno ricercate anche in altre direzioni, che diventano segnali se considerate come utili indicatori per le prossime occasioni. Vediamole assieme.
Il 1° segnale: l'alta percentuale di richieste insoddisfatte
Il 99% delle richieste è rimasto insoddisfatto! Fate attenzione perché questo è un buon segno, in quanto sta a significare che 99 persone su cento "è rimasto fuori della porta in attesa di entrare".
Il lunedì, al mercato non ufficiale a Londra, le azioni Finmatica quotavano già 14 euro, ed il mercoledì 24 quando hanno aperto ufficialmente, hanno raggiunto effettivamente quel valore, rispetto al prezzo di collocamento di 5 euro: in sostanza hanno triplicato il valore! La prima reazione psicologica del mercato è stata l'euforia.
Il 2° segnale: l'euforia
Il rialzo del 181% ha scatenato l'euforia! La notizia ha corso velocemente in tutti i borsini, e tutti coloro che hanno assistito al botto, sono stati colti da quello strano prurito del guadagno facile ed iperbolico, e si sono lanciati ad acquistarle anche se erano salite alle stelle. Inoltre hanno anche iniziato a chiederle (o forse dovrei dire "pretenderle") tutti coloro i quali erano rimasti a bocca asciutta nella prima fase dell'assegnazione. Questo fattore ha assorbito le vendite dei fortunatissimi che, avendole ottenute per estrazione, le monetizzavano subito per incassare i guadagni.
Il 3° segnale: la tenuta del prezzo e la febbre dell'oro
La sera stessa del mercoledì 24 novembre, i piccoli risparmiatori ed investitori hanno appreso dai telegiornali che il titolo Finmatica aveva triplicato il primo giorno di quotazione, ed aveva mantenuto il prezzo nell'arco della giornata. Il giorno dopo, quegli stessi piccoli risparmiatori si sono precipitati in banca, ed hanno rovesciato in borsa una marea di ordini di acquisto di azioni Finmatica, cosicché il titolo ha raddoppiato rispetto al giorno prima, e sestuplicato il valore rispetto al collocamento, arrivando a 37 euro!
A questo punto sono entrati tutti, ed il gioco è finito.
Lo sgonfiamento: quando l'euforia scompare
Nel mio libro (ndr: Come guadagnare in Borsa con la Psicologia) spiego in più punti come individuare i segnali di fine euforia, e di inizio sgonfiamento. Si tratta dei momenti più duri, soprattutto per coloro i quali sono entrati per ultimi. Illustro di seguito il grafico delle Finmatica relativamente a questa fase. Noterete che il prezzo ha perso un terzo del suo valore! Ma si trattava di vero valore? Io credo di no. Piuttosto sono propenso a ritenere che si sia trattato dell'ennesima reazione euforica. Prima di salire su un treno in corsa, ormai perso, cercate di ricordarvi questo grafico!...
Se l'euforia incide per il 30% nella quotazione di un titolo, ne deriva che l'aspetto psicologico-emozionale sia un fattore importante nella determinazione del prezzo, e vada tenuto presente, insieme agli altri fattori economici classici. Voglio dire che, all'interno dei modelli previsionali conosciuti, si dovrebbe prendere atto della rilevanza della questione. A meno che non si voglia giustificare tutto, teorizzando che il valore reale delle Finmatica, stimato attorno ai 5 euro da fior di società di consulenza, possa variare velocemente e diventare 15 il giorno dopo, e 37 quello successivo, e 24 quello seguente…
La teoria classica dice che "Il prezzo incorpora tutte le notizie e le aspettative"
Io affermo che " Il prezzo incorpora tutte le notizie, le aspettative e le frenesie"
Velocità e tempo
Come avete appreso le volte scorse, anche velocità e tempo sono fondamentali. L'aver triplicato il prezzo il primo giorno, ed il fatto di averlo mantenuto nel corso della seduta, ha convinto molti risparmiatori che non ci sarebbe stata alcuna correzione, e che se desideravano comprarle, dovevano affrettarsi a farlo ai prezzi correnti. Allo stesso modo, la non tenuta dei 37 euro subito dopo, avrà convinto tanti investitori che quella soglia risultava troppo cara: eppure a quel prezzo qualcuno le ha comperate! E si è scottato! Ora, come da copione, prima di venderle aspetterà di tornare in pareggio, a 37 euro! ( Vedi i casi da copione spiegati in Come guadagnare in Borsa con la psicologia).
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