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Cosa si intende realmente per Psicologo?

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Ad oggi ci sono ancora moltissime persone che non sanno chi sia e di cosa si occupi lo psicologo.

Lucy

Tanti hanno un’idea distorta di questa figura dovuta a qualche diceria o ad esperienze personali negative. Altri ancora non comprendono bene la sua differenza rispetto a professionisti quali lo psicoterapeuta e lo psichiatra.

Spesso capita di sentire persone che hanno paura di essere immediatamente “lette nel pensiero” dagli psicologi, si sentono in imbarazzo perché credono di venire facilmente “psicoanalizzate” dal professionista che hanno davanti, mentre invece tutto questo non accade, almeno non con queste modalità e tempistiche. Inoltre, molte persone credono che gli psicologi possiedano tutte le risposte di cui necessitano, magari già al primo incontro. Spesso invece, molte problematiche non prevedono nemmeno delle risposte. Andiamo allora a capire meglio chi è realmente questa figura misteriosa.


Il termine "psicologia" deriva dal greco “psyché” che significa anima e dal termine “logos” che significa “studio”. Dunque lo psicologo è letteralmente colui che studia l’anima dell’uomo. Che cosa significa però questo? Per riuscire a definire che cosa si intenda con il termine “anima” dovremmo andare a “risvegliare” alcuni dei più grandi filosofi.

Il primo a parlare di anima per designare il mondo interiore dell’uomo fu Socrate, colui che pose proprio la sua cura come il compito centrale dell’individuo. Successivamente Platone considera il concetto come “l’Anima del mondo”, cioè il principio unificante da cui prendono forma gli organismi, diversi tra loro ma accomulati proprio da questa vitalità universale. Infine Aristotele ci ricorda come l’anima e il corpo siano dipendenti l’uno dall’altro. Ma non è certo questa la sede dove approfondire la diatriba anima-corpo.

Passiamo allora ad analizzare in primis l’iter accademico che ha dovuto svolgere la persona per diventare uno psicologo e, successivamente, le sue competenze.
Lo psicologo è concretamente colui che ha studiato per cinque anni psicologia, che successivamente ha svolto 1000 ore di tirocinio nel corso di un anno e che ha infine superato l’Esame di Stato e si è iscritto all’Albo A degli Psicologi della regione d’Italia in cui opera.
La professione dello psicologo è stata regolamentata in Italia nel 1989 attraverso la legge 56. In particolare l’articolo 1 di questa legge inquadra gli ambiti e gli strumenti propri del campo psicologico: “La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.” In pratica, uno psicologo, attua dei progetti per prevenire una certa problematica, valuta la presenza e la gravità di una patologia, supporta e formula un parere sulle difficoltà presentate, aiuta a sviluppare specifiche funzioni deficitarie o a recuparare funzioni compromesse, e può insegnare materie psicologiche. Quindi si può notare come lo psicologo sia una figura diversa dal classico “strizza-cervello” di cui si è soliti pensare.

Non occorre avere una patologia per rivolgersi ad uno psicologo, ma basta anche solo qualche difficoltà dovuta ad un evento particolare accaduto o magari ad un periodo di stress maggiore del solito. Chi va dallo psicologo quindi non è necessariamente un “malato di mente”, un diverso, e neanche una persona debole, che non sa risolversi da solo i prorpi problemi, ma semplicemente colui che vorrebbe migliorare la propria qualità di vita attraverso l’aiuto di un’esperto nel ramo della salute psichica.


Quello che però non può fare uno psicologo, è il trattamento finalizzato alla cura dei disturbi psicopatologici. Quest’ultimo campo è ciò che principalmente separa l’ambio dello psicologo da quello dello psicoterapeuta. Questa figura non è altro che uno psicologo o un medico che alla fine di tutto l’iter svolto per diventare psicologo (o medico) frequenta una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata almeno quadriennale. Le scuole di psicoterapia possono essere pubbliche o private e di diversi indirizzi. Le scuole che sono regolamentate dal MIUR, ossia il Ministero dell’Istituzione dell’Università e della Ricerca, le si possono trovare direttamente sul sito dell’istituzione.

E lo psichiatra? Uno psichiatra è un medico, colui che può eventualmente somministrare un farmaco al paziente qualora lo ritenga utile. Uno psicologo non può assolutamente prescrivere un farmaco ad un paziente ma, se ipotizzasse la possibile necessità, dovrebbe inviarlo da un psichiatra per un consulto.
E’ molto importante quindi che psicologo e psichiatra lavorino in collaborazione per poter agire al meglio, avendo entrambi come obiettivo il benessere della persona presa in carica. Il farmaco però non è l’unico elemento che differenzia uno psicologo da uno psichiatra: quest’ultimo usa diversi strumenti rispetto allo psicologo e la sua diagnosi è più incentrata sul sintomo riportato, piuttosto che su una visione globale dell’individuo.
L’approccio psicologico valuta i vissuti della persona, andando a vedere oltre al “problema” che il paziente gli ha riportato. Lo psichiatra invece si focalizza solo su quest’ultimo e vuole eliminare, o per lo meno ridurre, la sintomatologia manifestata, in pratica, spiegandolo in modo semplificatorio, proprio come farebbe un medico che cerca ad esempio di abbassare il sintomo della febbre con la somministrazione della tachipirina. Risulta assodato infatti che, come osservò Gorgia già tra il 483 e il 375 a.C., “la potenza della parola nei riguardi delle cose dell’anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo”.


In conclusione quindi, possiamo affermare che lo psicologo è un professionista che si differenzia dagli altri per gli strumenti e le modalità utilizzate, pur lavorando a stretto contatto con altre indispensabili figure. Inoltre, la sua caratteristica di multitasking, ossia la capacità di svolgere diverse attività versatili, fa sì che egli rivesta sempre più un ruolo fondamentale in numerosi contesti come ospedali, scuole, comunità. Bisogna tuttavia, qualora si decidesse di consultarne uno, informarsi che perlomeno sia iscritto all’Albo degli Psicologi (consultabile nella pagina web dell’Ordine degli Psicologi della propria regione).

 

(a cura della Dottoressa Eleonora Mercadante)

 


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Tags: psicologia idea distorta diceria esperienze personali differenza psicoterapeuta psichiatra

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