Stress e differenze culturali nell'espressione della rabbia
Secondo alcuni ricercatori le persone che esprimono la rabbia più spesso, ad esempio urlando o sbattendo le porte, sono in genere quelle che stanno esperendo un maggior stress fisico e mentale.
Lo stress a lungo termine è sicuramente un male per la nostra salute; decenni di ricerche hanno infatti dimostrato che quando le persone esperiscono lo stress per lunghi periodi di tempo, l’attività del loro sistema immunitario tende a perdere il proprio equilibrio.
Questi soggetti sperimentano infatti problemi di salute tra cui malattie cardiache e ipertensione arteriosa.
All’interno di tali contesti sociali specifici, le persone che esprimono la rabbia più spesso, ad esempio urlando o sbattendo le porte, sono in genere quelle che stanno esperendo un maggior stress fisico e mentale.
Per questi soggetti, lo stress determina pertanto non soltanto una maggiore espressione della rabbia, ma provoca anche alcuni problemi di salute. Questa condizione sembra esprimersi in percentuali simili in entrambe le popolazioni che hanno preso parte ai diversi studi.
Un’analisi interessante è stata presentata nella rivista “Psychological Science”, e i ricercatori hanno cercato di comprendere se la stessa relazione tra l’esprimere la rabbia e i problemi di salute mentale fossero anche presenti nella popolazione giapponese.
Le culture occidentali differiscono molto da quella giapponese rispetto a diverse dimensioni; innanzitutto le culture occidentali sono “relativamente piatte”, cioè non è presenta una gerarchia forte che predomina sull’altra.
Di conseguenza, non vi è una potente pressione sociale che porti le persone a desistere dall’esprimere la rabbia quando si sentono sotto stress.
La cultura giapponese, al contrario, come molte altre culture dell’Asia orientale, è invece gerarchica.
Le persone che infatti presentano uno status sociale minore, devono infatti tenere a freno le proprie emozioni quando si trovano in presenza di persone più “potenti”. Questi ricercatori si sono quindi interessati a comprendere se questa differenza culturale potrebbe modificare la relazione tra l’espressione della rabbia e lo stato di salute.
In particolare, gli adulti giapponesi che esprimono la rabbia sono quelli appartenenti a condizioni o status sociale di maggiore potere nella società.
Di conseguenza, quegli individui che esprimono la rabbia sono probabilmente più stressati rispetto a coloro che non la esprimono spesso. Per verificare tale ipotesi, i ricercatori hanno esaminato due studi su larga scala i cui partecipanti erano soggetti adulti e appartenenti a due nazioni distinte quali Stati Uniti e Giappone.
Questi studi hanno raccolto diversi dati inerenti sia a quanto spesso questi soggetti esprimono o hanno espresso la rabbia, e sia rispetto ad alcuni parametri dello stato di salute, tra cui i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna e infiammazione delle vie sanguigne.
Gli studi hanno inoltre raccolto una serie di altre variabili demografiche per evidenziare e spiegare le eventuali differenze nei risultati.
Alla luce di tale premessa, l’analisi condotta successivamente ha evidenziato e suggerito come l’espressione della rabbia sia legata a fattori che sono diversi tra loro e che sono connessi alla cultura di appartenenza.
Negli Stati Uniti, le persone che esprimono la rabbia spesso presentano maggiori sintomi legati ad infiammazione delle vie sanguigne nonché cattive condizioni di salute.
Al contrario, i partecipanti giapponesi che esprimono la rabbia spesso presentano un minor numero di marcatori biologici legati ad un cattivo stato di salute.
Il modo migliore per interpretare questi risultati è che lo stress esperito provoca problemi di salute. Tuttavia, il comportamento delle persone che vivono lo stress si differenzia a seconda della cultura di appartenenza.
Per gli americani, l’espressione della rabbia è correlata significativamente alla quantità di stress che sperimentano, e perché sono maggiormente liberi, culturalmente, di esprimerla.
Per il giapponese, l’espressione della rabbia è in realtà un segnale di migliore status sociale piuttosto che di stress.
Volendo concludere, in Giappone, le persone non possono generalmente esprimere la loro rabbia a meno che non si trovano in una situazione sociale in cui hanno un qualche potere o dominio.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)
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