Pubblicità

Stress e differenze culturali nell'espressione della rabbia

0
condivisioni

on . Postato in Per saperne di più | Letto 5655 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (3 Voti)

Secondo alcuni ricercatori le persone che esprimono la rabbia più spesso, ad esempio urlando o sbattendo le porte, sono in genere quelle che stanno esperendo un maggior stress fisico e mentale.

cultur rabbia stresLo stress a lungo termine è sicuramente un male per la nostra salute; decenni di ricerche hanno infatti dimostrato che quando le persone esperiscono lo stress per lunghi periodi di tempo, l’attività del loro sistema immunitario tende a perdere il proprio equilibrio.

Questi soggetti sperimentano infatti problemi di salute tra cui malattie cardiache e ipertensione arteriosa.

All’interno di tali contesti sociali specifici, le persone che esprimono la rabbia più spesso, ad esempio urlando o sbattendo le porte, sono in genere quelle che stanno esperendo un maggior stress fisico e mentale.

Per questi soggetti, lo stress determina pertanto non soltanto una maggiore espressione della rabbia, ma provoca anche alcuni problemi di salute. Questa condizione sembra esprimersi in percentuali simili in entrambe le popolazioni che hanno preso parte ai diversi studi.

Un’analisi interessante è stata presentata nella rivista “Psychological Science”, e i ricercatori hanno cercato di comprendere se la stessa relazione tra l’esprimere la rabbia e i problemi di salute mentale fossero anche presenti nella popolazione giapponese.

Le culture occidentali differiscono molto da quella giapponese rispetto a diverse dimensioni; innanzitutto le culture occidentali sono “relativamente piatte”, cioè non è presenta una gerarchia forte che predomina sull’altra.

Di conseguenza, non vi è una potente pressione sociale che porti le persone a desistere dall’esprimere la rabbia quando si sentono sotto stress.

La cultura giapponese, al contrario, come molte altre culture dell’Asia orientale, è invece gerarchica.

Le persone che infatti presentano uno status sociale minore, devono infatti tenere a freno le proprie emozioni quando si trovano in presenza di persone più “potenti”. Questi ricercatori si sono quindi interessati a comprendere se questa differenza culturale potrebbe modificare la relazione tra l’espressione della rabbia e lo stato di salute.

In particolare, gli adulti giapponesi che esprimono la rabbia sono quelli appartenenti a condizioni o status sociale di maggiore potere nella società.

Pubblicità

Di conseguenza, quegli individui che esprimono la rabbia sono probabilmente più stressati rispetto a coloro che non la esprimono spesso. Per verificare tale ipotesi, i ricercatori hanno esaminato due studi su larga scala i cui partecipanti erano soggetti adulti e appartenenti a due nazioni distinte quali Stati Uniti e Giappone.

Questi studi hanno raccolto diversi dati inerenti sia a quanto spesso questi soggetti esprimono o hanno espresso la rabbia, e sia rispetto ad alcuni parametri dello stato di salute, tra cui i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna e infiammazione delle vie sanguigne.

Gli studi hanno inoltre raccolto una serie di altre variabili demografiche per evidenziare e spiegare le eventuali differenze nei risultati.

Alla luce di tale premessa, l’analisi condotta successivamente ha evidenziato e suggerito come l’espressione della rabbia sia legata a fattori che sono diversi tra loro e che sono connessi alla cultura di appartenenza.

Negli Stati Uniti, le persone che esprimono la rabbia spesso presentano maggiori sintomi legati ad infiammazione delle vie sanguigne nonché cattive condizioni di salute.

Al contrario, i partecipanti giapponesi che esprimono la rabbia spesso presentano un minor numero di marcatori biologici legati ad un cattivo stato di salute.

Il modo migliore per interpretare questi risultati è che lo stress esperito provoca problemi di salute.  Tuttavia, il comportamento delle persone che vivono lo stress si differenzia a seconda della cultura di appartenenza.

Per gli americani, l’espressione della rabbia è correlata significativamente alla quantità di stress che sperimentano, e perché sono maggiormente liberi, culturalmente, di esprimerla.

Per il giapponese, l’espressione della rabbia è in realtà un segnale di migliore status sociale piuttosto che di stress.

Volendo concludere, in Giappone, le persone non possono generalmente esprimere la loro rabbia a meno che non si trovano in una situazione sociale in cui hanno un qualche potere o dominio.

 

Tratto da PsychologyToday

 

(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

Tags: stress psicologia sociale rabbia differenze culturali

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi delle Tecniche di Rilassamento e della Meditazione?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Nevrosi

Le nevrosi rappresentano un gruppo di disturbi che coinvolgono la sfera comportamentale, affettivo-emotivo e psicosomatica dell’individuo in assenza di una pato...

Workaholism

Il workaholism, o dipendenza dal lavoro, può essere definito come “una spinta interna irresistibile a lavorare in maniera eccessivamente intensa”. Esso è consid...

Ortoressia

L'ortoressia (dal greco orthos "corretto" e orexis "appetito") è una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratte...

News Letters

0
condivisioni