Confusione (1526846650743)
celine, 15
Ciao, scrivo qui perchè ultimamente mi sento strana. Tutto intorno a me è così confuso, ovunque io vada mi sento molto triste:
ho una condizione familiare che mi distrugge, la scuola non va affatto bene, esco raramente il pomeriggio (spesso perchè sono stanca e non ho voglia di fare nulla) quindi passo la maggiorparte della mia giornata in camera, spesso piango,ma nessuno se ne accorge o magari a nessuno frega.
Ultimamente mangio poco o niente, non ci riesco proprio e neanche qui non se ne è accorto nessuno. Mi sento così inutile, sò di essere una delusione per i miei genitori e vorrei fare di più,ma non ci riesco...
ho spesso pensato al suicidio ma l'unica cosa che mi ferma dal farlo è che non ho abbastanza coraggio.
Tempo fa mi sono tagliata e ora ne sono rimaste solo le cicatrici. Spero sia solo una fase e che passerà perchè non ce la faccio più... sono una debole.
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Cara Celine,
comprendo bene le difficoltà legate a vivere in un ambiente familiare che la distrugge. Purtroppo non abbiamo il potere di aiutare gli altri se loro non vogliono il nostro aiuto, né possiamo distruggere noi stessi per far si che le persone ci vedano e si interessino di più a noi.
Visto che si è già fatta del male, tagliandosi, ed ha pensieri legati al farsi male e al suicidio, la invito a contattare al più presto un collega o rivolgersi ad un Consultorio Familiare o Centro di Salute mentale della sua zona, per farsi accompagnare lungo un percorso di aiuto e guarigione.
L’adolescenza è a volte, un periodo turbolento e complicato che lascia profonde cicatrici se non si ha una rete di sostegno che aiuti a crescere e diventare adulti. In questo momento non si preoccupi di essere una delusione per i suoi genitori, che ha descritto disattenti e incapaci di vedere il suo dolore ed il suo grande momento di crisi. Si preoccupi di Celine e di come farla stare meglio il prima possibile. Non è inutile è solo che i problemi degli adulti devono essere risolti dagli adulti e non dai loro figli adolescenti, che si devono preoccupare di essere figli.
Cordialmente
Pubblicato il 25/05/2018
A cura della Dottoressa Alessandra Carini
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