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Insoddisfazione (1985)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 766 volte

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Delia 21

Salve sono una ragazza di 21anni che frequenta con profitto l'università. Ho un certo numero di amici e in verità nessun vero motivo di preoccupazione. Proprio per questo volevo porre un quesito, perchè se all'apparenza la mia vita è una vita normale e magari invidiabile agli occhi di molti io sono sempre insoddisfatta di tutto cio che ho, mi sento infelice profondamente, sento che gli altri possiedono piu di me e sono felici al contrario mio? E' da un un bel po di mesi che non riesco piu a vivere in modo rilassato, continuo a far finta di star bene agli occhi degli altri, ma dentro cè qualcosa che mi turba, che mi non mi permette di agire,di fare quello che vorrei fino in fondo. Sono quasi sempre in crisi,alterno momenti di tranquillità a momenti di angoscia che mi fanno star malissimo. In questi momenti non ho voglia di far nulla, mi chiudo in casa senza far nulla e non ho voglia di vedere persone. Inoltre penso cose negative su di me,per esempio che sono un'incompetente,che non sono in grado di avere successo nè nel lavoro nè nei rapporti con gli altri, che sono brutta. Mi tormenta il fatto di restar sola senza amici e senza riuscire a trovare una persona con cui condividere la vita. tutto cio mi preoccupa perchè io sono sempre stata una ragazza molto allegra,spiritosa e attiva e a lungo andare rischio di rovinare i miei progetti assumendo questi atteggiamenti e sopratutto allontare chiunque da me poichè non sono piu io,chi mi sta vicino non capisce piu chi sono e e molti han iniziato a pensare che ho problemi con loro mentre in realtà ho problemi solo con me stessa. Non so piu come muovermi, come comportarmi con gli altri, ormai sto da una parte a guardare gli altri vivere e non so piu come uscire da questo incubo.

Gentile Delia, ho letto la sua lettera e sono stata molto colpita dal fatto che inizia a scrivere dicendo che non ha motivi di star male eppure continuando ne elenca diversi, non le va di fare nulla, di frequenatre persone, di imopegnarsi in proggetti, ecc. Mi chiedo se le scelte che fino ad ora realizzate, compresa quella universitaria rispondono realmente ai suoi bisogni, ai suoi interessi, magari ha scelto in maniera inconsapevole e poi si ritrova in un progetto che non sente suo, che non le appartiene. Spesso entriamo in una serie di schematismi, che per quanto funzionano bene, non sono nostri non ci appartengono e allora ci sembra difficile tornare indietro ed ammettere che quelle sclete non rispondono alla nostre aspettative alle nostre esigenze, ne consegue un vissuto di insoddisfazione, la sensazione è quella di trovarsi in un circolo vizioso e non esser cace di fermarlo se non ritirandosi, isolandosi. Forse è giunto il momento di fermarsi un pò e riflettere sul senso delle proprie scete di vita.

(risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo)

 

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