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cambio generazionale (1508326600360)

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lavoro, cambio generazionale, le risposte dellespertoAnna, 50

domanda

 

 

Buongiorno,

ringrazio in anticipo chi potrà aiutarmi ad affrontare il mio problema. Ho 50 anni e da 30 lavoro nell'azienda di famiglia.

Questa azienda è stata fondata negli '50 da mio nonno e mio papà ha iniziato a lavorarci da ragazzo. quando è morto il nonno (1977) il papà ha continuato da solo (aveva 39 anni) espandendosi e crescendo come molte aziende nel periodo d'oro dell'economia italiana, portando alla famiglia un grande benessere economico.

Io sono entrata dopo la scuola superiore e ho iniziato dalla gavetta, rispondendo al telefono e altre mansioni di poco conto, tutta la parte contabile era affidata ad una signora di 40 anni che non mi ha mai amato molto, probabilmente temeva che volessi prenderle il posto. Questa donna è andata in pensione dopo moltissimo tempo, io nel frattempo mi sono sposata ho avuto un figlio e ho iniziato a fare part time.

Ho preso in mano l'ufficio e ho iniziato a lavorare in modo diverso con buoni risultati, ma il mio problema è ancora la presenza ingombrante di mio padre che, ormai ottantenne, è sempre presente e non lascia margine di manovra a nessuno.

Questo sta rovinando l'azienda già molto provata dalla crisi economica, lui non accetta nessun cambiamento, non vuole adeguarsi al nuovo modo di lavorare e boicotta ogni nuova proposta perché ovviamente non la capisce. Io non sono un tipo battagliero e quindi lo lascio fare perché se mi impunto lui si altera tantissimo, urla e a volte diventa anche volgare.

L'ambiente lavorativo è pessimo, il mio umore ( e quello degli altri) ne risente e sinceramente mi dispiace veder andare a rotoli tutto.. lui non sente ragioni perché è davvero convinto di essere nel giusto e che il suo modo di lavorare sia il migliore, e poi è a tutti gli effetti il presidente...

Potete aiutarmi a trovare un modo per affrontare con successo questa situazione? Ormai mi sento come il Principe Carlo, me ne andrò prima di aver "regnato".

 


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risposta

 

 

Salve Anna,

capisco appieno il suo punto di vista e mi rendo conto che per lei non è facile gestire la situazione, tuttavia occorre far comprendere a suo padre che il mercato cambia e che non sempre tutte le credenze che una persona possiede sono vere e che alcune si possono cristallizare in dogmi che possono far perdere di vista opportunità.

Ognuno di noi osserva la realtà seguendo le sue percezioni e distinzioni e si convince che il proprio modo di pensare è l'unico ed è quello più giusto e adatto per tutti. In questo modo diventiamo più miopi e non riusciamo a vedere tutto ciò che c'è da osservare.

Ogni volta che affronta sua padre si chiarisca e si faccia questa domanda: "cosa voglio ottenere?". Occorre capire bene cosa vuole prima di fare richieste. Quando si interfaccia con suo padre indichi chiaramente cosa le manca e cosa vuole ottenere e in quanto tempo. Solo così potrà raccogliere la sua attenzione.

Una strada per convincere suo padre a vedere cose diverse  è portare alla sua attenzione dei fatti reali, concreti, osservabili; quando fa richieste o dichiarazioni si procuri evidenze, dati che avvallino la sua tesi; si scelga un momento tranquillo con cui parlare con lui in maniera serena ma anche assertiva. Prima dell'incontro prepari la sua documentazione e il suo discorso così come farebbe un bravo avvocato prima di affrontare l'arringa.

Faccia attenzione a non far trapelare sue opinioni personali, perchè i fatti non sono modificabili mentre le opinioni sì perchè vivono soprattutto in chi le esprime. Le opinioni ci precludono la possibilità di cambiamento.

Per rendersi credibile quindi si allontani dalle opinioni non fondate e cerchi di circoscrivere le affermazioni a contesti specifici e si prepari affermazioni che possano sotenere quello che sta dicendo, portando maggiori evidenze e dati.
Sia forte le credenze possono essere scardinate e possono cambiare. In bocca al lupo.

 

Pubblicato in data 22/11/2017

A cura del Dottor Massimo Perciavalle

 


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Tags: consulenza online gratuita padre problemi famiglia lavoro, azienda cambio generazionale;

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