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Psicologia infantile (137824)

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Simona 36

Buongiorno, sono una mamma di 36 con un bambino di 7 anni che ha frequentato la prima elementare. Da 2 mesi io e mio marito ci siamo separati dopo anni di lunghi silenzi e mancanza di colloqui, se non per parlare del piccolo. Inizialmente la situazione per il piccolo sembrava tranquilla tanto che lui diceva di aver passato una splendida estate al mare col papa', poi con la mamma poi delle belle gite, in quanto vedeva la mamma senza mal di testa e cio' lo rendeva sereno. Ultimamente, inevece, accusa delle paure del tipo notturne nei sogni e diurne tanto da rendergli impossibile allontanarsi dalla mamma anche solo per andare in bagno. Parlando, il piccolo mi ha spiegato che queste paure sono dovute al fatto che il papa' non e' piu' in casa e che con lui riesce a distrarsi in quanto e' sempre in presenza di bambini cugini e di tanta gente invece con me trovandosi da solo in casa si annoia e gli vengono queste paure. Sono molto allarmata ed impaurita del suo comportamento e mi ritrovo a non sapere cosa fare tanto da cercare in tutti di modi di rendergli le giornate piu' movimentate possibile, ma mi rendo conto che cioì e' solo un palleativo. Mi viene pure in mente di riallacciare i rapporti con il padre per evitare a lui questi dispiaceri ma poi rifletto e dico che gli farei ulteriori danni vedrebbe il padre scontento e me esaurita, come posso comportarmi cosa devo fare? Grazie.

Cara Simona, prima di tutto mi scuso per il ritardo nella risposta dovuto ad un problema con il Pc. La situazione in cui la vostra famiglia si è venuta a trovare non è purtroppo un caso isolato, ma ogni famiglia e ogni suo membro è unico, quindi porta in se varianti diverse a seconda della propria personalità e del contesto in cui si è sviluppata. Lei ha scritto che all'inizio il suo bambino sembrava essere contento di questa nuova situazione e organizzazione,probabilmente preso dal periodo estivo, dalla vacanze,dal fatto che un giorno era con mamma l'altro con papà prendendo il "meglio"dei due non lo aveva messo nella condizione di valutare oggettivamente la nuova situazione,forse l’aveva vista più come un nuovo gioco da dove prendere solo i benefici..."ho mamma attenta solo a me..ho papà attento solo a me!!" Una volta tornati alla vita di tutti i giorni sono venute a mancare quei punti fermi,quelle abitudine che davano al bambino quel senso di stabilità e sicurezza. Questo è forse il motivo per cui se rimane solo a casa con lei,quella casa che è stata sempre vissuta in tre,inizia ad avere paure ed ansie. Gli incubi notturni sono probabilmente il modo in cui vostro figlio cerca di liberarsi dall’ansia e delle paure che accumula durante il giorno e che non riesce a scaricare in altro modo. Quello che mi sento di consigliarvi è di cercare,lei insieme al sua ex marito,ma non ex padre,di trovare delle situazioni abitudinarie dove suo figlio e il papà possono ritrovarsi; esempio accompagnarlo o andarlo a riprendere a scuola;idem con lo sport o attività dove lui possa ritrovare la figura del papà, e costruire delle nuove abitudine dove ritrovare quella sensazione di stabilita e abitudinarietà. Il distacco è duro per chiunque,figuriamoci per un bambino che deve ancora costruire il proprio se,la propria autostima,interiorizzare e fare propri gli insegnamenti che per primi arrivano dai genitori. Cara Simona, so che per lei questo probabilmente non è un periodo facile ma deve mettercela tutta per il bene di suo figlio,non le sto assolutamente dicendo di tornare insieme al suo ex marito,ma di collaborare con lui al fine di poter aiutare vostro figlio…si può smettere di essere moglie e marito ma mai genitori. Spero di esserle stata almeno un po’ di aiuto. Per qualsiasi cosa sa dove trovare me o un altro esperto pronto a consigliarla. Un abbraccio.

 

(Risponde la Dott.ssa Minozzi Sara)

Pubblicato in data 19/10/09
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