Adolescenza (127319)
Marta 19
Sono indecisa, infelice, arrabbiata. Il mio malessere ha avuto la sua apoteosi mesi fa,quando ho tradito la persona che amo. I miei ex amici ci hanno giocato su, mi hanno tormentata,condannata. Sono riuscita a salvare il mio rapporto facendo l'impossibile e le cose sono migliorate, ma sono rimasta completamente sola. Io ed il mio ragazzo non frequentiamo quasi più nessuno.
Dopo centinaia incertezze sul corso di laurea da scegliere mi sono iscritta all'università della mia città, non ho avuto il coraggio di andare fuori come avrei voluto. La mia unica amica si è trasferita. Non vivo bene il contesto che mi ospita.
Avverto il disinteresse, l'apatia, l'ignoranza di questa porzione di sud Italia in cui vivo come un limite al mio sviluppo, alla mia felicità. Andare fuori avrebbe sancito la fine del rapporto con la persona che amo e lui è l'unica cosa della mia vita che sono sicura di non voler perdere. Non potrei esistere senza lui, anche se non riesce più a fidarsi di me; ha sofferto molto a causa mia. Per di più non può comprendere il mio bisogno di evasione, il disgusto che provo nei confronti della mia condizione e della mia terra; prende la mia necesità di altri spazi per una non-dimostrazione di amore.
Per lui, io ed un buon lavoro ( che tuttavia non riesce a trovare) basterebbero a soddisfarlo. Io, invece, prendo sempre decisioni sbagliate. Ho soltanto 19anni e mi trovo incastrata in una condizione vincolante.
Non so riprendermi le mie libertà, non so andare via, non so cosa cambiare per poter arginare questo mio malessere. E' una realtà così avulsa e così distante, quella in cui vivo, che ha spento ogni mio interesse, ogni passione,politica,culturale. Ogni decisione che cambierebbe questo mio stato attuale comporterebbe la perdita delle persona che mi ha dedicato la vita, mi ha perdonata, mi ama.
La prego mi aiuti.
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Cara Marta, purtroppo la tua lettera, scritta certamente in un momento di agitazione, mostra un'esposizione un pò confusa. Per quel poco che mi è riuscito di capire, comunque, mi sono fatta una certa idea.
Premetto che anch'io vivo nel sud che descrivi e dal quale vorresti fuggire (non so se nella stessa regione o città ma non credo cambi poi tanto).
Ebbene, se vuoi andartene, fallo: innanzitutto il tuo ragazzo ponendoti davanti ad un out-out ti ha fatta sentire incompresa, e abbandonata nel tuo "inaccettabile" (a suo giudizio, per quanto mi è parso di capire) modo di vedere il mondo, la vita e soprattutto il futuro; in sencondo luogo, credo che il tuo tradimento sia stato dettato proprio da questo tuo stato d'animo. Forse è stata proprio la reazione al suo ultimatum.
Mi spiego: probabilmente lui ha temuto che il tuo allontanamento ti avrebbe portato, venendo inevitabilmente a conoscere persone nuove, a nuove prospettive, altri ragazzi, forse un tradimento, forse la rottura del rapporto da parte tua. Onde evitare tanto spasimo, ha preferito dirti qualcosa del tipo: "Se te ne vai ti lascio" magari aggiungendo: "In fondo che ne so cosa fai quando sei li?" E tu inconsciamente hai risposto: "Davvero credi che abbia bisogno di andare lontano per tradirti?"
Ma questa è solo l'idea che mi sono fatta io. Potrei sbagliarmi. E mi piacerebbe saperlo.
(risponde il Dott.ssa Agnese Tiziana Magno)
Pubblicato in data 1/12/08
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