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Paura (144786670917)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 1305 volte

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le risposte dellespertoFederica, 19

 

D

 


Salve...
Mi chiamo Federica e vi scrivo per esporvi i miei problemi; sono sempre stata una persona solitaria, non perché lo volessi, ma perché non sono mai riuscita ad avere al mio fianco delle persone sincere, escludendo i familiari.

Quando andavo alla scuola elementare vedevo tutti i miei compagni ridere e scherzare insieme ed io ero sempre quella messa un po' da parte, come anche adesso.

Io sono, anzi ero, una persona molto aperta, socievole, estroversa, ma col tempo ho smesso di essere così, perché ho capito che le persone sono tutte uguali, cioè false. A loro interessa apparire invece che essere, per loro è importante avere molti amici su Facebook, molti numeri di telefono in rubrica ed essere popolari.. io non sono così...

Diciamo che alle medie il mio rapporto con gli altri è migliorato un pochino: mi chiedevano di uscire, si interessavano a me e durante le lezioni i miei compagni si divertivano un sacco con me...
Poi alla fine della seconda media mi sono fidanzata con un ragazzo più grande di me, che mi vietava di uscire, di truccarmi e addirittura di vestirmi bene. Quindi ho evitato a malincuore tutte le richieste di uscita dei miei compagni per lui, cosa di cui oggi mi pento amaramente, ma di cui nel frattempo sono anche "sollevata" perché alcune di queste persone non mi sono mai andate a genio, anche ora a distanza di anni.

Con questo ragazzo ci ho passato 3 anni, quindi mentre stavo con lui ho frequentato anche la scuola superiore.
Primo giorno di superiore: non vedevo l'ora di conoscere nuove persone e farmele amiche, fantasticavo su come sarebbero potute andare le giornate con loro, etc.

Il primo anno è stato davvero molto pesante, perché alcune ragazze mi prendevano in giro per il mio fisico, dato che sono sovrappeso... Piangevo a casa e a scuola, tanto che ho chiamato mia madre perché avevo assolutamente bisogno di qualcuno, io mi sentivo completamente sola... Un po' mi ero vergognata di aver ricorso addirittura a chiamare mia madre, ma la tristezza che provavo era molto più forte.

Poi iniziarono ad avvicinarsi a me molte persone, ma si vedeva chiaramente che lo facevano per pietà o perché avevano bisogno di qualcosa... Fino a quando non si avvicinò un'altra ragazza (M.), ma notai che non lo faceva per pietà, aveva proprio piacere nel trascorrere del tempo con me, ma io rifiutavo sempre; fino a quando,  ho "accettato" i suoi inviti.

Iniziamo a conoscerci, a scambiarci il numero e a scherzare molto insieme. Insomma, passa un anno e mezzo e il mio ragazzo mi lascia perché ero andata a ballare alla festa di questa mia amica M. Io ci sto male ma non troppo, perché mi ero tolta un grosso peso.

La mia amica M. era molto felice di questo, non vedeva l'ora di portarmi in giro per farmi vedere com'era il mondo fuori, conoscere gente, girare etc. Fino a quando non inizio a conoscerla di più, o meglio: si mandava messaggi da sola, simulava finte telefonate e conversazioni, si inventava che si vedeva con un ragazzo, diceva di conoscere gente e in realtà non conosceva nessuno... Ha continuato così per molto, fin quando non ho cercato di farle capire che sapevo che era stata falsa con me.

Non sono riuscita a dirle chiaro e tondo che non era vero tutto quello che mi diceva, perché mi vergognavo per me e per lei. Lei ha capito, ed il suo cambiamento è durato una settimana. Io ho sopportato di nuovo per molto tempo, fin quando non gliel'ho detto di nuovo, sempre facendo giri di parole, ed è successa la stessa cosa di prima. Fin quando è arrivata l'ultima volta che gliel'ho detto e l'ho avvertita: "Sappi che se lo rifarai, non mi vedrai più".
E successe un'altra volta, dopo un po' di tempo... e da lì io non mi sono più fatta sentire.

Non capisco perché questo suo comportamento perché io so che lei mi vuole bene veramente, ma purtroppo sono stata chiara: non voglio che mi si prenda in giro, non siamo più bambine. Io le ho voluto bene veramente e sinceramente il rapporto con lei mi manca abbastanza, perché al di là delle prese in giro, ci siamo aiutate, ci siamo divertite. Poi era molto ossessiva... mi scriveva giorno e notte, non che questo non mi faccia piacere, ma non lo faccio nemmeno col mio attuale ragazzo...

Lei ogni tanto mi cerca ancora, è rimasta sola come me e non so se mi cerca solo perché è sola o anche perché le manco davvero. Quando mi scrive le do sempre risposte fredde e secche, perché altrimenti mi chiede di vederci, di uscire etc... Spesso sono tentata a uscire con lei, ma ho paura che torni come prima e sinceramente non so se cederei in tentazione solo perché sono sola... Ma comunque non so se rischiare di nuovo, d'altronde si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Comunque, io ora sono sola, ho soltanto il mio ragazzo che mi sta vicino, ma non posso e non voglio addossare troppe responsabilità a lui.. ho bisogno di una vita sociale! Non so cosa fare, ho paura, sono anni che vivo con la paura di rimanere sola e sola son rimasta... Mi metto sempre a guardare su Facebook le foto delle mie coetanee che si divertono, vanno a ballare, fanno feste... Io non ho mai vissuto tutto questo e ho paura che non potrò mai viverlo, perché ormai sto diventando grande e certe cose si fanno quando si è più giovani, e poi ho paura di non trovare mai nessuno per me...

Ormai sono troppo selettiva, io credo ancora all'amicizia che c'era un tempo e vorrei trovare un'amica o amico vero... Non so cosa fare, sono anni che questa cosa mi perseguita e sono anni che sogno di divertirmi e uscire, andando a ballare con qualcuno che non esiste... Nessuno mi può vedere perché sono una persona sincera e quindi dico le cose come stanno, non sono una lecchina... Sono stanca di cambiare per piacere agli altri...Spero davvero possiate aiutarmi, perché non ne posso più.

 


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R

 


Gentile Federica,
in effetti la situazione è piuttosto complicata e si trascina da molto tempo. Sicuramente lei ha opinioni e convinzioni che pur essendo condivisibili non possono essere così assolute: altri hanno modi diversi per affrontare la realtà e la vita.

Ogni nostro comportamento dipende dalle esperienze che abbiamo fatto anche quando eravamo neonati e forse anche prima....Poi ci si struttura in funzione di tali esperienze e si individua una propria VERITA' che non sempre è condivisa da chi ha avuto esperienze differenti. 

Il fatto di sentirsi esclusa per tanto tempo forse (ma non ho elementi sufficienti per ritenere questa l'unica ipotesi possibile) può essere messo in correlazione con non essere o non sentirsi sufficientemente accettata alla sua nascita. Di lì l'ansia di verificare il livello di accettazione dei compagni e delle altre persone che ha incontrato nel suo percorso...Chissà se è così....

Ora le consiglierei di approfondire l'origine profonda dei suoi problemi avvalendosi della consulenza di un professionista esperto ( da scegliere fra gli psicoterapeuti iscritti all'ordine degli psicologi della sua regione, magari privilegiando chi offre il primo colloquio gratuito in modo da individuare la persona con la quale si sente più a suo agio).
Suggerendole umilmente di prendere inconsiderazione anche le motivazioni dei comportamenti degli altri, la saluto e le auguro ogni bene.
S.Bertini

 

(a cura della Dottoressa Susanna Bertini)

 

Pubblicato in data 11/12/2015

 


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Tags: paura rapporto problemi ridere persona solitaria familiari scherzare apparire compagni

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