Perseguitata dalla ex (1476777801708)
deb87,29
Salve a tutti, scrivo perchè da due anni sono persrguitata dalla "ex" di mio marito. mi spiego meglio. io e mio marito ci siamo conosciuti ad aprile del 2014, abbiamo iniziato a frequesntarci ma senza troppo impegno xke io avevo in progetto di fare dei viaggi ( che avevo organizzato gia da prima di conoscerci).
Dopo qualche mese dal mio rientro, ricevo un messaggio privato su fb da una tale che mi diceva che il mio fidanzato mi aveva tradita con lei. affronto subito lui che non nega e mi dice che era vero( praticamente questa è una che mio marito frequentava in passato ma senza alcun tipo di impegno.. penso ci siamo capiti).
A quel punto mi prendo una pausa per riflettere e capire bene la situazione e decido di perdonare il teradimento e di andare avanti.
Da quel momento in poi questa persona ha cominciato a torturami psicologicamente sui social, nonostante io l'abbia bloccata non fa altro che chiedre amicizie ai miei amici. io e mio marito ci siamo sposati a d agosto del 2015 e adesso abbiamo uhn bimboi meraviglioso.
Ma nonostante tutto questa persona continuaa ronzare intorno alla nostra vita come fosse un ombra scrivendo di frasi del tipo: che lei si concedera sempre a lui e che lui la desidera piu di ogni altra cosa.
Premetto inoltre che mio marito lìha bloccata in ogni modo sia in senso di telefonate che sui social che messaggi.
Un bel giorno, dopo aver sentito ulteriori frasi deliranti e aver saputo che lei chiede in giro di cosa fa mio marito ( premetto che va dicendo che lui è il suo uomo), mi prende un attacco di pazzo la incontro per strada ( lei stava camminando) scendo dalla macchiuna e le tiro uno schiaffone in mezzo alla strada.
Lei colta la palla al balzo si dirige in caserma dicendo che io l'ho aggredita senza alcun motivo, di conseguenza vengo convocata in caserma e spiego al maresciallo tutta la storia per filo e per segno; il maresciallo che capisce la situazione ha subito cercato di deviare i pensieri di questa persona verso una vita nuova tentando di convincerla a farsi una vita sua.. All'inizio sembra aver capito e accettato ma adesso ci risiamo punto e a capo.
Credetemi non è valso a nulla l'affrontarla di petto sia io che mio marito, e adesso neanche combattendola con l'indifferenza riesce a lasciarci in pace.
vi prego datemi un consiglio perchè ho paura di fare peggi odel tirargli solpo uno schiaffone
Vuoi richiedere una consulenza gratuita online ai nostri Esperti?
Clicca qui e segui le istruzioni. Ti risponderemo al piu' presto!
Cara deb87,
probabilmente il caso di cui sta parlando può essere definito come stalking, seppur con una modalità differente da quello classico, ossia quello di un uomo che perseguita un ex compagna perchè incapace di accettare la fine del rapporto.
Meno conosciuto è il fenomeno dello stalking agito da una donna, il quale sfocia raramente nella violenza fisica ma le conseguenze sulla vita della vittima possono essere ugualmente rovinose. La persecutrice molte volte tende ad idealizzare la relazione con la vittima, percependola più importante di quanto non sia. La persona desiderata di solito diventa per la stalker assolutamente vitale e per questo cerca di “riaverla” a qualsiasi costo.
La persecutrice, pur di ottenere una riconciliazione, può addirittura arrivare a mette in atto una serie di comportamenti che vanno dalle minacce al tentativo di suicidio.
Dal punto di vista psicologico, lo stalking verrebbe spiegato con l’impossibilità per la stalker di elaborare la ferita narcisistica della perdita e la sua conseguente vendetta attraverso la persecuzione.
I contatti con la stalker andrebbero limitati il più possibile ma, nel caso che questo non fosse possibile perchè magari come in questo caso c’è di mezzo un bambino, bisognerebbe perlomeno cercare di reintrodurre nella relazione dei limiti, seppur questo potrebbe generare ancor di più esplosioni di rabbia. Inoltre risulta fondamentale cercare di non dare mai messaggi che possano venir fraintesi.
Il reato di stalking è entrato a far parte dell'ordinamento penale italiano solo di recente nel 2009, con l’art.612-bis c.p. che punisce il reato di "atti persecutori", ossia chiunque "con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita".
Se ritiene che il suo caso possa rientrare nelle caratteristiche appena descritte potreste pensare di denunciare la stalker. O forse lo avete già fatto? Probabilmente vi dispiace doverlo fare in quanto c’è di mezzo un bambino, però a volte risulta essere l’unica soluzione possibile. In ogni caso vi conviene rivolgervi ad un esperto in materia che saprà sicuramente consigliarvi la soluzione migliore da fare.
Cordiali saluti,
dott.ssa Eleonora Mercadante
A cura della Dottoressa Eleonora Mercadante
Pubblicato in data 30/11/2016
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!