Pubblicità

Dormire 7- 8 ore a notte migliora le prestazioni cognitive

0
condivisioni

on . Postato in News di psicologia | Letto 1940 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (4 Voti)

Risultati preliminari dallo studio più grande del mondo sul sonno hanno mostrato che le persone che dormono di media tra le 7 e le 8 ore a notte hanno prestazioni cognitive maggiori rispetto a quelli che dormono di meno o di più rispetto a questa media.

Dormire

I neuroscienziati del Western University's Brain and Mind Institute hanno pubblicato le loro ricerche nel giornale SLEEP. Lo studio sul sonno più grande del mondo è stato effettuato nel Giugno del 2017 su 40.000 persone da tutto il mondo che hanno partecipato allo studio scientifico online il quale includeva un ampio questionario ed una serie di prestazioni cognitive.

"Noi abbiamo voluto catturare le abitudini del sonno delle persone nel mondo. Ovviamente, abbiamo avuto molti meno studi del sonno dal vivo in laboratorio, ma abbiamo scoperto come è vissuto il sonno nella vita reale" spiega Adrian Owen, ricercatore capo in Cognitive Neuroscience and Imaging della Western's University. "Noi abbiamo usato un questionario molto ampio ed i partecipanti ci hanno dato moltissime informazioni tra le quali ad esempio quanti e quali medicinali prendessero, età, educazione, stile di vita, poichè sono tutti fattori che potrebbero aver contribuito in qualche modo ai risultati."

Approssimativamente metà dei partecipanti riportava tipicamente di dormire meno di 6,3 ore a notte, un'ora in meno rispetto alla quantità raccomandata dallo studio. Una rivelazione iniziale era che i partecipanti che dormivano 4 ore o meno avevano prestazioni cognitive simili a quelle di bambini di 9 anni. Un'altra sorprendente scoperta era che il sonno influenzava tutti gli adulti in modo equo. La quantità di sonno associata con i comportamenti cognitivi ad alto funzionamento era la stessa per ogni partecipante (dalle 7 alle 8 ore), indifferentemente dall'età dei soggetti.

Pubblicità

I problemi nelle prestazioni cognitive associati con il dormire troppo o troppo poco non dipendevano dall'età dei partecipanti. "Noi abbiamo scoperto che la quantità giusta di sonno per avere prestazioni cognitive maggiori è dalle 7 alle 8 ore a notte, corrispondente a quello che i dottori chiamano -portare il corpo al massimo della forma-. Noi abbiamo anche scoperto che le persone che dormivano di più rispetto alle 7- 8 ore erano egualmente deficitari nelle prestazioni cognitive come quelli che dormivano di meno" ci dice Conor Wild, autore capo dello studio e Owen Lab Research Associate.

Le abilità verbali e di ragionamento dei partecipanti erano due delle variabili maggiormente influenzate dalle ore di sonno mentre le prestazioni di memoria a breve termine erano relativamente quelle meno influenzate. Questi risultati sono diversi rispetto a quelli della maggior parte di studi scientifici sulla deprivazione del sonno e questo ci suggerisce che non avere abbastanza sonno per un periodo esteso influenza il cervello in modo differente rispetto allo stare svegli tutta la notte. Ci sono anche state evidenze sul fatto che anche una singola notte di sonno possa influenzare la capacità di pensiero di una persona: i partecipanti che dormivano più del solito o di più rispetto alla notte precedente avevano risultati migliori rispetto a chi dormiva le stesse ore o di meno.

 

 

 Tratto da ScienceDaily

 

 

(Traduzione ed adattamento a cura del Dottor Claudio Manna)

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

Tags: sonno dormire prestazioni cognitive news di psicologia

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi dello Psicologo a scuola?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Desiderio

Tra Freud e Lacan: Dalla ricerca dell’Altro al Desiderio dell’Altro. Il desiderio, dal latino desiderĭu(m), “desiderare”, fa riferimento ad un moto intenso d...

Parafilia

  Con il termine Parafilie si fa riferimento ad un insieme di perversioni sessuali caratterizzate dalla presenza di comportamenti regressivi che prendono ...

Disforia di genere

"Per un momento ho dimenticato me stesso, per un momento sono stato solo Lili." The Danish Girl Con il termine Disforia di genere si fa riferimento all’insoddi...

News Letters

0
condivisioni