L'attivazione cerebrale delle madri al pianto dei bambini
In uno studio su delle madri di 11 diversi paesi, è stato evidenziato che, il pianto dei bambini era in grado di attivare regioni cerebrali specifiche legate al movimento ed al linguaggio. Dai risultati di questo studio, è emerso che i comportamenti e le attività cerebrali sottostanti le risposte delle madri al pianto dei bambini sono state coerenti nonostante le differenti culture di appartenenza delle stesse.
Il pianto dei bambini attiva regioni cerebrali specifiche legate al movimento ed al linguaggio, secondo uno studio del National Institutes of Health condotto su delle madri in 11 differenti paesi.
I risultati, ottenuti dai ricercatori dell'NIH, Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), hanno identificato che i comportamenti e le attività cerebrali sottostanti utilizzate, sono le medesime anche se le madri appartengono a diverse culture.
La comprensione di questi fattori potrebbe aiutare i professionisti per meglio identificare e trattare tutti quei comportamenti a rischio dei "caregivers", come il maltrattamento sui minori od altri comportamenti problematici.
Il team di ricercatori ha quindi condotto una serie di studi comportamentali e di brain imaging utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI). In un gruppo di 684 neo-mamme in Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Francia, Israele, Italia, Giappone, Kenya, Corea del Sud e Stati Uniti, i ricercatori hanno osservato e registrato un'ora di interazione tra le madri ed i loro bambini di 5 mesi, a casa.
Il team ha inoltre, analizzato come le madri rispondevano al pianto del proprio figlio attraverso differenti comportamenti: affetto, distrazione, rispondendo ai bisogni fisiologici primari (come il nutrimento o il cambio del pannolino), prendendoli in braccio ed abbracciandoli, o parlandogli. Indipendentemente da quale paese provenivano, le madri si è potuto osservare che il comportamento maggiormente utilizzato in generale era quello di prendere in braccio e tenere stretto a sè o parlare con il bambino che piangeva.
Attraverso nuovi studi con l’fMRI su altri gruppi di donne, il team di ricerca ha poi scoperto che il pianto dei bambini attivava regioni cerebrali simili sia nelle neo-mamme che nelle madri che avevano già avuto dei figli in precedenza: l'area motoria supplementare, associata all'intenzione di muoversi e di parlare; le regioni inferiori frontali, che sono coinvolte nella produzione del parlato; e le regioni temporali superiori che sono collegate all’elaborazione dei suoni.
Nel complesso, i risultati suggeriscono che le risposte delle madri al pianto dei neonati sono le medesime e quindi generalizzabili in tutte le culture. Lo studio si è basato infine, anche su lavori precedenti che dimostrano che i cervelli delle donne e degli uomini rispondono in modo diverso al pianto dei bambini.
Tratto da Science Daily
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Emanuela Torrente)
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