Omosessualità e disturbi dell'alimentazione
Studi recenti mostrano che gli omosessuali sarebbero a maggior rischio di sviluppare disturbi dell’alimentazione, in particolare nelle forme dell’ anoressia e bulimia, rispetto agli eterosessuali.
“L’omosessualità è associata con una maggiore insoddisfazione soggettiva rispetto alla propria immagine corporea – dice una delle autrici della ricerca, la dr.ssa Pamela K.Keel della Harvard University – per cui vengono messe in atto condotte solitamente dirette a diminuire la quantità di cibo ingerita oppure si vivono situazioni disturbate in cui il cibo ingerito, ritenuto in seguito eccessivo, viene espulso ricorrendo a pratiche tipiche in questi casi, come per es.il vomito autoindotto.
Secondo i dati riportati nello studio in questione, gli omosessuali che soffrono di anoressia sarebbero circa il 20%, mentre il 14% presenterebbe condotte più propriamente bulimiche; tra gli eterosessuali invece queste percentuali sono fortemente inferiori e rispettivamente dell’uno per cento nel caso degli anoressici maschi e di circa il nove per i bulimici.
Nella ricerca è inoltre emerso che tra gli omosessuali sono presenti più alti livelli di depressione associata a sentimenti di scarsa fiducia in se stessi e disturbi collegati a difficoltà relative all’orientamento sessuale.
“La prevenzione e le ricerche effettuate fin qui – aggiunge la dr.ssa Keel - per sostenere le donne ad affrontare una cultura prevalente che promuove atteggiamenti di continua insoddisfazione e standard molto alti riguardo il proprio corpo potrebbe essere estesa in questo caso agli omosessuali che necessitano di aiuto su queste stesse problematiche..”.
tratto da: “Do Gay Men Suffer More Eating Disorders?” - PlanetOut – Apr.2002
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