Ecolalia
L'ecolalia è un disturbo del linguaggio che consiste nel ripetere involontariamente, come un'eco, parole o frasi pronunciate da altre persone
Si osserva, come stadio normale, nello sviluppo del linguaggio infantile, caratterizzando la produzione linguistica dei bambini che tendono ad apprendere i vocaboli per imitazione.
Quando il fenomeno, invece, si presenta involontariamente è considerato un tic.
L’ecolalia può quindi manifestarsi come disturbo, che compare a diverse età e può essere sintomo di varie patologie.
Questo disturbo è molto comune nello spettro autistico (presente fino al 75% delle diagnosi di autismo) , ma si manifesta anche nella Sindrome di Tourette, ovvero un disordine neurologico caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori incostanti, talvolta fugaci, altre volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti.
L’ecolalia può inoltre essere osservata nelle afasie, nella schizofrenia e, occasionalmente, in altre forme di psicopatologia, ad esempio nella catatonia.
Nelle fasce di età più avanzate, invece, è un indizio di decadimento mentale, sintomo di demenze presenili e senili.
Nel caso più frequente, il malato, invece di rispondere a una qualsiasi domanda, ripete le stesse parole dell’interrogante.
L'ecolalia spesso è accompagnata da 'eco del pensiero': chi ne soffre, infatti, non solo ripete le parole udite, ma sente anche il ripetersi dei pensieri. E, in alcuni casi, non ci si rende conto del problema: la conseguenza è che sono i familiari e gli interlocutori a percepirlo per primi.
L´ecolalia può dividersi in due tipologie:
Ecolalia immediata: causa l´immediata ripetizione di una frase o parola. Una tipica presentazione pediatrica può essere: ad un bambino viene chiesto "Cosa vuoi per cena?" e il bambino fa eco "Cosa vuoi per cena?" prima o al posto della risposta.
Questo meccanismo è comune anche nello sviluppo tipico dei bambini e solitamente si interrompe (nei bambini tipici) tra i 2 e i 3 anni.
Ecolalia differita: avviene quando la riproposizione dei vocaboli o delle frasi una frase si propone a distanza di tempo dall’ascolto.
Questa forma è caratteristica delle persone affette da sindrome autistica, e si manifesta per esempio con la reiterazione di jingle televisivi, citazioni preferite da film e cartoni o frasi dette dai genitori.
Nei casi di sviluppo tipico l´ecolalia può essere sfruttata per ampliare il repertorio vocale del bambino e motivarlo, attraverso il successo nell´acquisizione linguistica e comunicativa, ad interagire e a spostarsi verso modalità comunicative più efficaci.
Su bambini piccoli o che ancora non hanno sviluppato il linguaggio verbale è possibile sopperire attraverso sequenze di immagini con le quali aiutare lo sviluppo e l´interiorizzazione di regole. Pur se molti psicologi riconoscono una superiorità al dialogo interiore verbale, dotato per natura di una maggiore flessibilità e astrazione, nel caso in cui sia assente e/o fortemente sviluppato quello visivo è bene sfruttare questo canale.
Se il linguaggio è di tipo non direttivo (ecolalia) è importante determinarne e risolvere la causa (mancanza di comprensione? Riduzione dello stress?) prima di sostituirlo con un comportamento più opportuno.
Per approfondimenti:
- Wikipedia.org
- Treccani.it
- spazioasperger.it
- italiasalute.it
(a cura della Dottoressa Sara D’Annibale)
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