Pedofilia
Con il termine pedofilia si intende un disturbo della sessualità di tipo parafilico, caratterizzato da intensi e ricorrenti impulsi o fantasie sessuali eccitatorie a praticare attivita' sessuali con bambini, in genere di età inferiore a 13 - 14 anni e comporta attività sessuale con gli stessi.
Tra le varie forme di parafilia, la pedofilia è la più comune, è in gran parte maschile e con esordio di norma prima dei 18 anni.
E' stato osservato che i bambini, in passato oggetto di attenzoni pedofiliche, mostrano da adulti un comportamento analogo con maggior frequenza rispetto alla popolazione generale. il 10-30% circa dei bambini subisce molestie sessuali entro i 18 anni.
L'attrazione sessuale di questi individui, può dirigersi verso bambini del proprio sesso (parafilia omosessuale) o/e dell'altro sesso (parafilia eterosessuale), anche se sembra che le bambine siano le vittime più frequenti (88%). Le fantasie e gli impulsi sessuali possono essere limitati al semplice guardare, al masturbarsi in presenza del bambino oppure arrivare alla violenza e all'atto sessuale vero e proprio.
Spesso la pedofiilia è messa in atto all'interno del contesto familiare, associata spesso ad altre forme di parafilia, quali il voyeurismo, l'esibizionismo, il sadismo, etc. Il disturbo presenta, generalmente, caratteristiche di cronicità, soprattutto quando l'attenzione è rivolta verso bambini dello stesso sesso; inoltre è stata ipotizzata una trasmissione di tipo familiare. Alcuni studi elettroencefalografici hanno suggerito che la deviazioni sessuale nel paziente pedofilico sia da mettere in relazione ad un'alterata dominanza emisferica, caratterizzata da modificazioni nelle relazioni interemisferiche a livello frontale.
La problematica sociale della pedofilia, consiste nella punibilità dei contatti sessuali coi bambini ( in Italia il C. P., ART.519, prevede la reclusione da tre a dieci anni per violenza carnale nei confronti di minori di anni quattordici; dai sei mesi ai tre anni per corruzione di minorenni, art. 530).
Trattamento
Il programma terapeutico è orientato a quattro obiettivi:
- diminuire l'impulso sessuale che ha come oggetto il bambino attraverso stimoli condizionanti negativi e monitorando la tumescenza del pene;
- diminuire il coinvolgimentoo emozionale nei confronti del bambino;
- migliorare le relazioni con altri adulti;
- somministrare una terapia per controllare l'ipersessualità.
Il trattamento della pedofilia si avvale soprattutto dell'approccio psicoterapeutico cognitivo - comportamentale, utile per interrompere i comportamenti parafilici appresi. Buoni risultati si sono ottenuti anche con la terapia di gruppo. In alcuni casi, liddove il disturbo sia caratterizzato da un'ipersessualità, vengono utilizzati farmaci come il ciproterone acetato (CPA) e il medrossiprogesterone acetato (MPA): il trattamento antiandrogenico, con durata superiore ai quattro anni, determina un marcato decremento delle fantasie e delle attività sessuali.
Se la pedofilia è associata ad altri disturbi psichiatrici, si può ricorrere all'uso di antidepressivi e antipsicotici.
Bibliografia:
- Ledda, A., Dizionario di Andrologia, Mattioli, 2003.
- Maldonato M., Dizionario di Scienze Psicologiche, Edizioni Simone, 2008.
- Wilhelm A., Eysenck H. J., Meili R., Dizionario di Psicologia, Edizioni Paoline, 1975.
( A cura della Dottoressa Rubina Auricchio)
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