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Problemi con me stessa (165803)

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le risposte dellespertoIlaria, 20

 

D


Salve sono una ragazza di 20 anni ed il mio problema principale è che non sto bene con me stessa a causa di vari fattori. Non ho mai parlato a nessuno dei miei problemi essendo molto chiusa ed essendo sempre abituata a risolverli da sola, ma adesso la cosa sta diventando più complicata.

L'unica persona in tutta la vita con cui sono riuscita a confidarmi di più è il mio ragazzo, ma neanche lui sa molte cose. Dei miei genitori non ne parliamo proprio: mia madre cattolica bigotta, ha una visione tutta sua delle cose e non è una persona con cui parlare liberamente anche perché abbiamo sempre avuto un rapporto conflittuale; mio padre peggio che peggio, da qualche anno a questa parte il nostro rapporto sta proprio sprofondando (sempre se ne abbiamo avuto uno) ed ogni volta che parliamo di qualunque argomento va a finire che mi urla contro e questo mi provoca dei veri e propri esaurimenti nervosi. Quando ero alle medie ero presa di mira dai miei compagni di classe ed ero un emarginata...tutto questo mi ha provocato un vero e proprio calo dell'autostima tant'è che io molte volte ripensando a tutte queste cose mi vergogno anche di andare in giro, semplicemente perché mi vergogno di me stessa. Questo si riversa anche sull'università perché non riesco neanche a studiare e non so come far passare questo blocco. Vorrei andare da uno specialista ma non potendo lavorare, per altri motivi, non posso pagarlo. Che posso fare?

 


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Gentile Ilaria,
la sua situazione è proprio difficile Lei appare molto sola e priva di strumenti per intessere rapporti interpersonali significativi.
E questa situazione si trascina da molti anni, le cause devono essere remote e radicate nel profondo. Anche lei vede una soluzione in un supporto psicoterapeutico, ma....le ricordo, come mi aveva insegnato il mio Maestro, la decisione di entrare in terapia non dipende MAI da motivi di tempo o di soldi, chiaramente la sua è una situazione economica non brillante, ma a volte intraprendendo un programma rigoroso di risparmio, analizzando dettagliatamente come si spendono i pochi denari che si hanno a disposizione e scegliendo quali consumi sono "rinunciabili temporaneamente", si arriva a pagare la terapia.
Quel che può fare da subito è consultare un esperto professionista ( scegliendo fra gli psicoterapeuti iscritti all'ordine degli psicologi della sua regione, quanti offrono il primo colloquio gratuito). Così facendo avrà modo di avere chiarimenti sulle sue difficoltà (senza spendere) e di individuare il professionista con il quale si sente più "in sintonia"
Augurandole ogni bene, la saluto.
S. Bertini

 

(a cura della Dottoressa Susanna Bertini)

Pubblicato in data 28/10/2015

 


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Tags: autostima problemi genitori rapporto conflittuale emarginata blocco terapia

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