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Ho paura di non trovare mai il mio mondo (1526758742650)

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on . Postato in Depressione | Letto 1035 volte

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le risposte dellespertoKikhi, 26

domanda

 

 

Salve... ho paura di non trovare mai il mio posto.

A 17 ho perso il mio primo bimbo. Dopo il parto indotto mi sono sentita vuota. Da lì è andata peggiorando. Il mio ragazzo ha sempre avuto problemi di droga e io cerco sempre di aiutarlo. Dopo otto anni ho perso ogni forza che avevo. Mi sono svuotata. In otto anni di litigi con i miei genitori, con i suoi, nessuna amica con cui parlare. Sono rimasta sola.

Ora ho due bimbi e non so come andare avanti con la depressione, attacchi di ansia... mi sento morire di giorno in giorno, mi sento sola, presa in giro e non capita... la mia paura più grande era questo, finire come mia mamma, depressa anoressica ecc. Per ora sono depressa...

 


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risposta

 

 

Cara Kikhi,

vista la tua giovane età posso darti del tu?

Nella tua lettera descrivi con poche significative parole alcune vicende della tua vita molto rilevanti quali: la perdita di un bimbo durante l’età adolescenziale, i problemi di droga del tuo ragazzo al quale sei sempre stata vicina nel tentativo di aiutarlo, i litigi con i tuoi e i suoi genitori.

Un quadro dunque nel quale ti sei trovata ad affrontare vicende molto complesse: stare accanto aiutando un partner con problemi di droga risulta essere un’impresa difficile, una vera e propria battaglia quotidiana che può mettere a dura prova la propria riserva di energia psico-fisica dando origine a forti ripercussioni sia sul piano individuale sia sugli equilibri delle famiglie coinvolte nel problema. Risulta difficile sostenere il carico di stress che ne deriva potendo determinare nel lungo periodo uno stato di “esaurimento”. Mi chiedo come in questo frangente tu e i famigliari coinvolti avete affrontato tale condizione, se ad esempio avete fatto riferimento ai servizi pubblici sanitari della vostra regione, competenti per la cura e la riabilitazione dalla tossicodipendenza, quali ad esempio i Sert. Il problema di tossicodipendenza del tuo ragazzo è un problema complesso e delicato che deve essere preso in carico e gestito dalle strutture competenti ed è importante acquisire la consapevolezza che l’aiuto che tu puoi dare è limitato nella misura in cui la risoluzione del problema dipende da fattori che sono esterni a te stessa e alla tua personale volontà.

Allo stato attuale racconti di essere rimasta sola con due bimbi e di aver perso ogni forza che avevi, raccontando di trovarti in uno stato depressivo con attacchi di ansia. Lo stato di disagio che avverti attualmente è, a mio avviso, un importante campanello di allarme di cui tenere conto che ti avvisa che forse è arrivato il momento di prenderti cura di te stessa, focalizzandoti e dando ascolto ai tuoi personali bisogni di ragazza e di giovane mamma.

Fare riferimento al sostegno terapeutico di uno psicologo potrebbe aiutarti a gestire lo stato di debilitazione psicologica in cui ti trovi e a riattivare le tue risorse personali, con l’obiettivo di superare la condizione in cui ti trovi e che descrivi con parole molto significative: “mi sento morire di giorno in giorno mi sento sola, presa in giro e non capita.”

Forse la ricerca del tuo mondo potrebbe iniziare proprio da qui, dal compiere questo primo importante gesto di cura e attenzione verso te stessa.

Cari auguri per un nuovo inizio, ricordando che:

“Ogni giorno è una nuova opportunità per ricominciare. Ogni giorno è il vostro compleanno”.

(Dalai Lama)

 

Pubblicato il 22/06/2018

 

A cura della Dottoressa Arianna Grazzini

 


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Tags: depressione consulenza online gratuita paura

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