Voglia di morire (145183597596)
Luigi, 53
Ho 53 anni, sposato da 26 e ho un figlio di 20 anni. A maggio scorso a mia moglie è stato diagnosticato un tumore al retto.
Ha fatto terapie e operazione chirurgica . Esame Istologico negativo. Ha però avuto una serie di complicanze post operatorie tra cui la più grave il mal funzionamento della vescica.
Io da maggio 2015 non vivo più. Non riesco a fare più nulla, piango solo. L'angoscia mi opprime sempre di più. Se non fosse che mia moglie ha bisogno di me e ho un figlio mi sarei già suicidato. Non riesco a pensare positivo. Basta che mia moglie avverte un semplice mal di pancia ...io vado nel panico totale.
Sono dimagrito 10 kg,non mi va di vedere gente, amici, familiari. Voglio solo dormire e piangere. Tanti brutti pensieri mi passano per la mente . Sto malissimo... aiutatemi, ditemi come poter uscire da questo perenne stato di ansia mista a disperazione.
Grazie
Luigi
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Gentile Luigi
da ciò che scrive apprendo e comprendo il grande periodo di difficoltà che sta attraversando.
Il vissuto della malattia, sia esso di un familiare o proprio, impone, in maniera irruente e cruda, uno smantellamento di senso e significati. Tutto ciò in cui credeva, sperava o progettava salta irrimediabilmente creando un vuoto interiore avvolto da un'atmosfera di ignoto e da un insopportabile tanfo di fine. Fine intesa sotto vari punti di vista: fine momentanea di uno stato di benessere psico-fisico, fine di un'autonomia, fine di una quotidianità, fine di una tranquillità.
Come ogni fine che si rispetti c'è anche un inizio. Inizio di preoccupazioni, inizio di nuove paure, inizio di una nuova quotidianità rivolta alla soddisfazione di nuovi bisogni. Il vissuto ansiogeno, con cui è costretto a convivere, è la manifestazione di uno stato di allerta psico-fisico, da qui il suo dimagrimento repentino, legato a ciò che non si conosce, ovvero alla malattia.
La depressione che descrive segnala il vuoto e la sensazione di deprivazione che il vissuto patologico di sua moglie le ha imposto. A tal proposito le consiglierei di cercare un aiuto professionale che le fornisca un supporto psicologico.
Un caro saluto.
Dr.ssa Valentina Bonaccio
(a cura della Dottoressa Valentina Bonaccio)
Pubblicato in data 07/01/2016
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Tags: depressione ansia panico piangere malattia terapie suicidio tumore disperazione ignoto