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matrimonio, figli, amante (1513721077853)

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matrimoniotosca, 35


domanda

 

 

Sono una donna sposata da solo un anno, ma la relazione dura da circa 10 anni.

Ci siamo sposati per una questione molto pratica - nonostante lui non lo volesse fare -, ovvero per lavoro dovevo trasferirmi negli Stati Uniti e senza un contratto matrimoniale lui non avrebbe potuto avere un visto che gli permettesse di stare nel paese per più di tre mesi) e madre di due bimbi piccoli (due e quattro anni, entrambi maschi).

La partenza per l'estero, con durata due anni e molto desiderata perché consentirà di ottenere il posto di lavoro che ho sempre sognato una volta rientrata in Italia, ha messo in crisi la mia intera esistenza.

Mio marito ha osteggiato il trasferimento, con i fatti e non con le parole, lasciandomi sola non solo nell'organizzare la trasferta familiare, ma caricandomi addosso più responsabilità di quelle reali.

Ha positicipato la sua partenza e ora è qui, in un miscuglio di vittimismo, "fare il padre a tempo pieno è massacrante", non voglio però trovare un lavoro, etc. Questo nonostante le tante discussioni prima di prendere la decisione del trasferimento.

La relazione extraconiugale che avevo da quattro anni, appagante dal punto di vista sessuale, ma che si stava trasformando in qualcosa di molto più forte, è stata troncata dall'amante, che mi ha accusato di non averlo mai fatto entrare nella mia vita come lui aveva fatto entrare me.

Il suo abbandono, gestito con silenzi assordanti da parte sua, mi ha colpito e addolorato profondamente. Forse lo amavo e non ho mai avuto il coraggio di prendere decisioni definitive.

Non so più cosa pensare e come agire. Non so neppure cosa provare. Tentare di salvare il matrimonio (ci sono due bimbi da salvaguardare)? Separarmi? Mio marito ha una storia familiare difficile ed è disposto, con i mezzi emotivi che ha, a tentare di salvare la nostra relazione. Io provo solo tanta rabbia nei suoi confronti ora.

In testa c'è l'altro uomo, l'idea di una vita completamente nuova, che però ha chiuso, con una certa ambiguità, che lo ha sempre caratterizzato. La paura di essere madre da sola, madre nel bel mezzo di una carriera tanto sognata...

 


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risposta

 

 

Salve Tosca,

Il titolo che Lei pone in cima questa richiesta d’aiuto è molto significativo. Abbraccia le dimensioni più importanti che una persona sperimenta nel corso della sua esistenza.

In quanto moglie (matrimonio) si riferisce ad una dimensione di coppia che, da ciò che scrive, sembrerebbe poco appagante. In quanto madre (figli) appare preoccupata ed affaticata rispetto al sovraccarico che questo ruolo, se non opportunamente condiviso con l’altro genitore, può arrecare alla persona. Infine, in quanto individuo (amante) che necessita di stimoli tanto sul piano sessuale e sentimentale quanto sul piano lavorativo.

Al di là delle situazioni contingenti descritte, il miglior sforzo che può provare a fare in questa situazione è mettere un po’ di ordine alle cose. Quanto è importante per Lei vivere una dimensione di coppia coniugale soddisfacente? E quanto è importante per Lei una dimensione genitoriale che funzioni, che valga da sostegno, che sia educativa, che contenga i suoi figli.. (senza dimenticare che lei non è e non sarà mai l’unico genitore di queste persone, i genitori seppur separati rimangono 2)?

E quanto è importante per Lei realizzare i suoi più intimi desideri di realizzazione professionale e sentimentale come individuo che, specifico, ha tutto il diritto di desiderare questo per sé.

Diventa dunque una questione di attribuzione di priorità.

La capacità di trovare un compromesso è qualcosa che contraddistingue gli adulti dagli adolescenti. Faccia appello alla sua dimensione adulta per iniziare a pensare a cosa dare maggiore priorità e nel caso se ci sia qualcosa a cui si può rinunciare. Non è certo una cosa semplice, anzi forse rappresenta proprio la complessità dell’essere adulto, ma non è possibile sottrarvisi.

Per fortuna Lei dimostra avere già intuito che c’è qualcosa da regolare meglio per far sì che la situazione funzioni meglio ed ha intuito che spesso solo con le proprie forze è difficile fare tutto, motivo per cui lancia questo messaggio nella bottiglia, questa richiesta d’aiuto.

Cogliendo questa necessità, oltre ciò che Le ho voluto rimandare in questa breve risposta, le consiglierei un sostegno psicologico, che possa funzionare come un vertice osservativo esterno da cui vedere le cose in modo nuovo così da poter riuscire a pensare nuovi e più funzionali modalità di azione.

 

Pubblicato il 12/01/2018

 

A cura di Vito Leone

 


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Tags: consulenza online gratuita figli matrimonio amante

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