La stimolazione cerebrale elettrica durante il sonno aumenta le capacità mnestiche.
Quando si dorme, il cervello memorizza e elabora informazioni apprese durante il giorno attraverso un processo definito consolidamento.
Il consolidamento della memoria attraverso la creazione di nuovi collegamenti fra neuroni, o sinapsi, e la modalità con cui avviene questo processo durante il sonno è stato documentato per la prima volta sperimentalmente da scienziati americani , i quali, suggeriscono, dopo ricerche condotte attraverso tecniche di neuroimaging, di indirizzare uno specifico tipo di attività cerebrale durante il sonno in modo da rafforzare la memoria nelle persone sane.
Per molte persone, in particolare quelle affette da malattie neurologiche, i disturbi della memoria rappresentano un sintomo debilitante che cambia la vita in modo profondo.
I risultati di ricerche, pubblicati sulla rivista "Current Biology", offrono un metodo non invasivo per aiutare potenzialmente milioni di persone con autismo, Alzheimer, schizofrenia e disturbo depressivo maggiore.
Per anni, i ricercatori hanno registrato che l'attività elettrica del cervello oscilla o si alterna durante il sonno; queste onde sono chiamate fusi del sonno, e gli scienziati sospettano che, quando dormiamo, queste ultime siano coinvolte nella catalogazione e archiviazione di ricordi.
Questo ha dimostrato un nesso causale diretto tra il modello di attività elettrica dei fusi del sonno e il processo di consolidamento della memoria.
Ciò dimostra che i fusi del sonno, insieme alla memoria, sono alterati in una serie di disturbi, quali la schizofrenia e il morbo di Alzheimer.
Obiettivi futuri: Comprendere l’alterazione dei fusi del sonno in soggetti con malattie neurologiche e psichiatriche, per migliorare il trattamento dei disturbi mnestici e deficit cognitivi. "
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!