Quanto velocemente ci formiamo una prima impressione?
Un nuovo studio ha indagato su quanto velocemente le persone tendano a formularsi una prima impressione basandosi soltanto su un veloce sguardo rivolto al volto degli individui.
Quando esaminiamo un volto di una persona per la prima volta, tendiamo a formulare rapidamente dei giudizi sul carattere di quest’ultima.
Un nuovo studio dei ricercatori dell'Università di York rivela quanto rapidamente negli individui tendono a formarsi queste prime impressioni.
"Le impressioni facciali sono rilevanti in quanto esse si verificano molto rapidamente (in soli 33 ms) e sono consequenziali, ad esempio, possono prevedere i risultati delle elezioni governative o influenzare le preferenze romantiche", ha spiegato l'autrice dello studio Jennifer K. South Palomares.
I ricercatori hanno scoperto che un singolo sguardo, della durata tra i 33 e i 100 ms, rivolto ad un viso di una persona risulta sufficiente per formarsi una prima impressione. Lo studio, pubblicato in Social Psychological and Personality Science, si basava sui risultati ottenuti da 126 studenti universitari.
"I partecipanti hanno valutato i volti in base all’ onestà, lo status e l'attrattività dopo aver osservato delle fotografie inizialmente per 33, poi per 100 ed infine per 500 ms. Le immagini dei volti scelte ed utilizzate per lo studio erano immagini naturali, molto variabili (simili a quelle che le persone caricano su Facebook) ed anche, di volti appartenenti ad individui di differenti età. ", ha illustrato Palomares.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che le persone tendono associare specifici tratti facciali ai tratti di personalità di un individuo. E’ stato scoperto che le persone dopo uno sguardo di soli 33 ms riescono a formularsi già delle prime impressioni rispetto alle caratteristiche facciali dei volti loro presentati durante lo studio.
Inoltre si è potuto constatare anche che il tempo di osservazione supplementare (di 100 o di 500 ms) utilizzato per la seconda e la terza somministrazione tendeva solo a riconfermare la prima impressione precedentemente formulata durante il primo sguardo.
Questi risultati sono particolarmente importanti al giorno d’oggi, basti pensare alla loro utilità nella programmazione di app per appuntamenti come Tinder che si basano fondamentalmente sulle prime impressioni.
In questa ricerca sono state esaminate le prime impressioni delle persone sulle tre caratteristiche fondamentali nella scelta preferenziale di un partner: la fiducia, lo status e l’attrattività. Nelle future ricerche sarebbe opportuno indagare ulteriormente e chiedere ai partecipanti di valutare i volti in base alle loro preferenze romantiche nella scelta del partner, in modo da poter osservare quali siano le caratteristiche ritenute prioritarie dai partecipanti relative alle “preferenze romantiche-facciali”.
Andrew W. Young, è stato co-autore dello studio, "Le prime impressioni facciali dei tratti preferenziali del partner: credibilità, stato e attrattività".
Tratto da PsyPost
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Emanuela Torrente)
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