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Gli psicologi nell'emergenza. L'esperienza di P.E.A. Abruzzo

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Monica Isabella Ventura, Presidente di Psicologi Emergenza Abruzzo (PEA), ripercorre in poche righe l'esperienza diretta degli psicologi abruzzesi di fronte alle emergenze. Dal terremoto dell'Aquila al Covid-19 di oggi.

di Monica Isabella Ventura

Gli psicologi nell'emergenza. L'esperienza di P.E.A. Abruzzo

Prendersi del tempo per pensare alla nascita dell’Associazione P.E.A. mi concede l’opportunità di rivedere le straordinarie condizioni che ci hanno sempre portato a lavorare in condizione di Emergenza.

La creazione dell’Associazione di volontariato Psicologia dell’Emergenza Abruzzo è avvenuta anni prima della grande emergenza Abruzzese ma è come se misteriosamente tutto fosse stato predisposto per quell’evento.

Aggregati e riuniti per la prima volta dall’allora Ordine degli Psicologi ed associati sotto l’identità SIPEM  (società italiana psicologia dell’emergenza) abbiamo mosso i primi passi verso il mondo del volontariato specializzato, la nostra identità territoriale ha spinto affinchè trasformassimo il nostro nome in P.E.A. come a decretare l’importanza della nostra identità territoriale.

Il 6 Giugno 2007 L’associazione assume residenza all ’Aquila presso l’allora sede dell’Ordine degli Psicologi, in quella che fu via Marrelli n. 77.Un’appartenenza che ci rende ancora oggi fieri.

Appare incredibile pensare come quattordici anni fa in presidente dell’Ordine volle la nostra nascita ed oggi, lo stesso presidente tornato in carica , coordini il nostro operato in sinergie con tutte le forze regionali in campo.

Dopo tanti anni e tante esperienze in tende, capi da calcio adibiti a campi di esercitazioni, letti di fiumi, vallate, boschi, fiaccolate, ricordi, freddo e caldo nelle nostre divise blu gialle e verdi..siamo fianco a fianco per decidere cosa fare e come sistematizzare tutto il lavoro psicologico che scaturirà da questa ultima ed incredibile Emergenza.

Tornando ai ricordi, nel Marzo del 2008 arrivò finalmente il dono dell’Ordine degli Psicologi, un sopratelo di una tenda da 8 posti della ditta Ferrigno, verde, il colore ufficiale della psicologia in Emergenza, eravamo entusiasti e ci venne spiegato che non avremmo avuto bisogno di tutta la tenda... non ci sarebbe servita. Oggi ricordiamo perfettamente come due settimane dopo, quel sopratelo diventò la nostra casa e quella di molte altre persone per 6 mesi, nel campo di Piazza D’Armi nella prima notte di pioggia del 6 aprile, ospitammo persone a cui riuscimmo a coprire la testa ma facemmo sedere nell’erba umida sopra poche coperte recuperate... l’unica e salvifica copertura per chi non aveva un’auto in cui ripararsi.

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Quel sopratelo una volta smontato a Settembre, non fu più utilizzabile ma la Sala Operativa Regionale a fine emergenza ci fece dono di due tende P88 dismesse dai campi... queste sono BLU il blu dei campi di accoglienza dell’Aquila che nella mente si confonde con il lilla dei fiori di zafferano di Navelli, le sfumature che scorrevamo con la coda dell’occhio passando dalla costa all’Aquila e viceversa.

Grazie all’iscrizione all’ Albo Regionale delle Associazioni di volontariato a L'Aquila, lì 14 Sett. 2007, avemmo l’autorizzazione a “lavorare” su tutto il territorio regionale.

Da quell’esperienza imparammo molto oltre la formazione che facemmo negli anni precedenti nella sede dell’Ordine, tutti quegli insegnamenti oggi sono diventate procedure.

Le nostre procedure sono quelle che in casi imprevedibili di emergenza attiviamo in modalità automatica e senza perdere concentrazione e contatto tra di noi , iniziamo e tessere una rete che non intrappola come quelle dei ragni ma supporta nel caso qualcuno dovesse cadere non si farebbe troppo male, allora iniziamo subito e senza che spesso la gente comprenda, come formiche reperiamo informazioni e creiamo collegamenti tra persone professionalità e territorio, senza trascurare il nostro compagno e noi stessi.

Applichiamo le competenze di cui la Psicologia dell’Emergenza ci ha fatto dono, competenze di psicologia sociale, psicologia di comunità, competenze etico/legali, ps. dell’età evolutiva, capacità nella gestione dei gruppi, comunicazione efficace e limitazione del conflitto, oltre ad essere corredati da una grande capacità di adattamento, e voglia di acquisire brevetti specialistici del mondo del volontariato di P.C.

Parlando di questi aspetti si affacciano le immagini delle persone straordinarie che abbiamo conosciuto “sul campo”, così si dice quando si è impegnati in un servizio.

La magia degli interventi nelle sinergie che sembra muovere si è presentata più e più volte, come ad esempio avvenne durante un’esercitazione sul rischio terremoto, una delle prime dopo il 2009 in cui ci raggiunse lo stato di pre-allerta dalla regione Abruzzo, la Sala Operativa di P.C. ci ha comunicato di un sisma avvenuto in Emilia Romagna, era il 2012, Maggio.

Partiamo alla vota dell’Emilia e per mesi alterniamo il nostro servizio nel campo di Cavezzo, conoscendo persone incredibili ma la cosa straordinaria sapete quale è stata? All’Aquila nel 2009 il campo di piazza d’armi era gestito dalla P.C dell’Emilia Romagna e tre anni dopo il campo di Cavezzo è stato gestito dalla Regione Abruzzo… un popolo terremotato che ha aiutato fisicamente ed emotivamente chi lo ha soccorso anni prima.. rivedersi in quella situazione, rincontrarsi è stato incredibile, una fratellanza inimmaginabile per chi non la vive.

Da li si sono succedute altre emergenze, come l’esplosione fabbrica fuochi d’artificio, Elice. Luglio 2013, di lì ricordo i parenti... i vigili del fuoco, il dolore di una comunità che ha bloccato lo svolgimento di una nota sagra... un’atmosfera irreale, ferma, sospesa, un po’ come quella che si sente oggi ma che oggi, differentemente da allora, viene condivisa da tutti diventando comprensibile a tutti.

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Anni dopo esercitazioni, convegni, articoli, una notte stranamente sveglia alle 4.20 mentre ero davanti la tv, ricevo una telefonata... Morena della Sala Operativa… quando chiamano loro i toni si abbassano e l’ascolto sembra diventare al massimo delle sue efficienze, mi spiega velocemente e subito invio 2 messaggi a Sebastiano e Federica... in un minuto avevo le loro risposte... incredibile... eravamo svegli!!

Per la mattina i turni erano già sistemati, era Gennaio 2017, la nostra destinazione l’Ospedale di Penne, l’emergenza si chiamava Farindola…

Ricordiamo tutti i visi dei genitori delle sorelle, dei figli, dei compagni… imparammo a conoscerli e riconoscerli nell’andare dei giorni, iniziammo a dare dei nomi ai loro cari, condividendone i ricordi, un mondo delicato prezioso vulnerabile in cui sappiamo di essere stati i privilegiati a presenziare.

Queste sono cose che non si raccontano ma chi sa ricorderà di certo.

Una volta che tutto si compì restò nella mente la sala convegni dell’Ospedale di Pescara, quella sala enorme con le sedie verdi, che sono state intrise di speranza e dolore, fui l’ultima ad andare via e chiusi quelle porte a doppio battente come a rispettare l’ambivalenza di emozioni di cui quelle sedie furono teatro.

Mi appresto a concludere dicendo che da quest’ultima emergenza in tanti impararono molto sul nostro silenzioso lavoro, anche un medico, un primario che ci vide all’opera volle, un anno dopo, che ci occupassimo di delineare il ruolo degli psicologi all’interno delle maxi emergenze sanitarie regionali... furono pubblicate sul BURA al n°57 con data 01 Giugno 2018.

Oggi invece... 24 Marzo 2020 parteciperò come referente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo ad una riunione di coordinamento regionale per questa emergenza Covid-19. Grazie al presidente Bontempo che ci ha creato, grazie al Dott. Albani che ha inserito l’equipe EPE nelle linee guida sanitaria regionale, grazie alla Regione Abruzzo che ha creduto e sostiene la nostra professionalità da un decennio, questa magia chiamata PEA sta sostenendo la forza che la Psicologia Dell’Emergenza come professione ha.

La nostra rete di sostegno sta diventando una struttura condivisa, senza più bisogno di dover convincere altri, esistiamo grazie alla lungimiranza del Dipartimento di Protezione civile che dal 2001 lavora affinché l’assistenza psicologica sia un’attività contemplata in emergenza, poi noi esperti sappiamo che tasti accarezzare affinché questo sistema di soccorso diventi una perfetta sinfonia.

 

(Articolo di Monica Isabella Ventura - Psicoterapeuta ad orientamento bioenergetico
Phsicological disaster manager - Presidente PEA)

 

 

 

 


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Tags: ordine psicologi abruzzo psicologia dell'emergenza

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