Empatia
Il termine empatia si riferisce alla capacità di una persona di partecipare ai sentimenti di un'altra, nel “mettersi nei panni dell’altro”, entrando in sintonia con il suo vissuto affettivo, sia che si tratti di gioia che di dolore. Può essere anche definito come “la capacità di sentire ciò che un altro sente”.
È possibile fare una distinzione tra empatia positiva ed empatia negativa: nel primo caso essa è la capacità del soggetto di partecipare pienamente ai sentimenti di un’altra persona, l’empatia negativa, invece, è l’incapacità del soggetto di empatizzare i sentimenti altrui, in quanto qualcosa in lui si oppone.
Nella prassi psicologica l’empatia ha assunto una particolare importanza, pur non avendo mai acquisito il significato di metodo scientifico, perché non oggettivabile. In alcune patologie, ad esempio nel disturbo narcisistico della personalità, questa capacità è gravemente compromessa.
Il termine empatia è stato introdotto da J.G. HERDER e NOVALIS, che lo impiegarono per spiegare la risonanza interiore degli oggetti estetici. T.LIPPS lo spiegò con i processi di imitazione e proiezione per cui una persona, pur conservando la propria identità separata, «si sente» nell'oggetto o nella persona in cui ci si immedesima. A proposito dell'empatia esistono due interpretazioni:
- L'INTERPRETAZIONE PSICOANALITICA. - S. FREUD tratta l'empatia come sinonimo di immedesimazione: «dall'identificazione parte la strada che, passando per l'imitazione, giunge all'immedesimazione, ossia all'intendimento del meccanismo mediante il quale ci è comunque possibile prender posizione nei confronti di un'altra vita psichica».
- L'INTERPRETAZIONE FENOMENOLOGICA. - Alla base dell'empatia è rintracciabile quella condizione esistenziale che è l'essere in un mondo comune a partire dalle prime esperienze di natura puramente emozionale.
Riferimenti bibliografici:
- Galimberti U. (1992) “Dizionario di psicologia”. Utet
- Lingiardi V. (2004) “La personalità e i suoi disturbi”. Il Saggiatore, Milano.
- Stein E. (1986) “L’empatia”. Franco Angeli
(a cura della Dott.ssa Mariagrazia Susanna)
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