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Sono sola, ho bisogno di parlare con qualcuno (152527140414)

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on . Postato in Depressione | Letto 3282 volte

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le risposte dellespertochiara8399, 18

domanda

 

 

Salve, mi chiamo Chiara e scrivo da Palermo. Ho perso mio nonno qualche mese fa, e lui per me era il mondo. Mi prendevo io cura di lui che soffriva tanto, congiungendo tutto ciò con lo studio.

Ad un certo punto un blackout, non sono più riuscita ad andare avanti. Mi manca tanto, e il mio stare sempre chiusa a casa per stare con lui, improvvisamente si è trasformato in voglia di stare solo fuori... essendo che lui viveva con noi, io non volevo stare più a casa, ho smesso di andare a scuola, di nascosto ai miei genitori, finchè loro lo hanno scoperto e così ho ripreso con tutte le forze che avevo, ho ripreso ad andare a scuola e ho affrontato tanti problemi, quali l'essere giudicata, l'accettare la morte di mio nonno...

ho ripreso a studiare, finchè non ho preso una storta che mi ha costretto a stare a casa, così non potendo andare a scuola, ho fatto altre assenze e verrò bocciata. Mia madre non accetterà mai una cosa del genere, io sto troppo male, nel frattempo ho anche perso l'unica amica che avevo, dalla quale sono stata tradita. La mia vita fa schifo, non trovo via d'uscita, sto troppo male, ho bisogno di aiuto e di parlare con qualcuno.

Io a 18 anni non dovrei sapere cosa significa non avere voglia di fare nulla, dover prendere pillole per stare meglio, avere attacchi di panico, soffrire di irrealizzazione e depersonalizzazione.

Vi prego, aiutatemi, è veramente un grido di aiuto. Perdonatemi se vi scrivo.

 


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risposta

 

 

Cara Chiara,

vista la tua giovanissima età mi permetto di darti del tu.

Grazie innanzitutto per esserti rivolta alla nostra rubrica nella ricerca di un aiuto in questo momento per te di difficoltà.

Comprendo pienamente che stai vivendo un dolore molto grande in seguito alla perdita di tuo nonno, lo identifichi come una figura di riferimento fondamentale nella tua vita descrivendolo con una frase molto significativa: “lui per me era il mondo”.

I nonni possono rappresentare delle figure affettive molto importanti con una funzione rassicurante, pertanto nel momento in cui vengono a mancare ci si può trovare a fare i conti con emozioni molto forti legate alla loro perdita.

In questo momento, anche se ti sembra di stare nel blackout e di non riuscire ad andare avanti, stai elaborando il lutto: un processo psicologico che porta in modo graduale alla presa di consapevolezza ed accettazione della scomparsa della persona cara. Quando ci si trova a vivere un lutto è importante elaborare la tristezza, tirare fuori il dolore anche attraverso il pianto, non trattenendo gli stati emotivi che hanno bisogno di essere ascoltati ed espressi. Se lo ritieni utile, potresti utilizzare un diario in cui annotare appunti relativi ad emozioni e ricordi che hai condiviso con tuo nonno; questo può aiutarti ad incanalare il disagio che avverti, fissando l’importante patrimonio affettivo legato alla sua figura.

Tuttavia, quando si elabora un lutto, è anche importante riuscire a staccarsi cercando di riprendere contatto piano piano con la quotidianità. All’inizio questo può risultare molto faticoso da mettere in pratica, richiedendo dei grandi sforzi, tuttavia diverrà gradualmente sempre più naturale riprendere contatto e riaccostarsi alle cose quotidiane. Una volta compiuto questo passaggio ci si sente maggiormente affrancati e via via più alleggeriti rispetto al proprio bagaglio interno.

In un percorso di recupero della tua dimensione quotidiana e per il ripristino del tuo normale stato di benessere sarebbe importante che la questione scolastica fosse presa in carico, altrimenti rimane un problema sospeso che condiziona in modo negativo tale percorso. A tale riguardo, vorrei chiederti se hai comunicato ai tuoi genitori lo stato di disagio e se hai potuto condividere con qualcuno della tua famiglia quello che stai vivendo in questo momento. Mi chiedo anche se la tua famiglia e la scuola comunicano tra loro, se la scuola è stata informata di quello che è accaduto e perché pensi che tua madre non accetterebbe mai una eventuale bocciatura.

Questo tipo di interrogativi sono indirizzati a favorire il coinvolgimento di scuola e famiglia in un’azione sinergica finalizzata ad aiutarti ad uscire dall’attuale condizione: la questione principale, a mio avviso, non è la promozione o la bocciatura, quanto piuttosto che la scuola e la famiglia siano informati di quello che stai vivendo in questo momento. Una eventuale bocciatura non è di certo la fine del mondo ma potrebbe essere vista come l’inizio di un nuovo percorso facendo tesoro dell’esperienza passata.

Prova a vedere questo momento difficile come un’occasione per te densa di spunti di riflessione e motivo di crescita che alimenta la costruzione del tuo ricco patrimonio interiore. Una volta che il blackout sarà passato e ti sentirai nuovamente rasserenata sarà probabilmente più naturale gestire i rapporti con gli altri e cimentarti nella costruzione di nuove amicizie e in una eventuale rivisitazione di quelle passate.

In questo momento per dare voce alla tua esigenza di comunicare potresti fare riferimento ad uno sportello di ascolto psicologico, un servizio che molte scuole mettono a disposizione degli studenti.

Se lo ritieni utile puoi riscriverci per eventuali ulteriori chiarimenti/approfondimenti.

Cari auguri per una positiva risoluzione.

 

Pubblicato il 15/05/2018

 

A cura della Dottoressa Arianna Grazzini

 


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Tags: depressione consulenza online gratuita isolamento sociale aiuto

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