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Anoressia maschile (143799)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 835 volte

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le risposte dellespertoElisa 28

Salve, sono un'insegnante di lettere presso una scuola media. Sospetto un caso di anoressia maschile in uno dei miei alunni, il ragazzo ha tredici anni e frequenta la seconda media. Negli ultimi mesi il rendimento scolastico dell'alunno ha subito un forte calo sebbene il ragazzo studi e sia seguito con cura dalla famiglia. L'alunno ha autostima molto bassa, è piuttosto insicuro e recentemente ha perso parecchi chili. Il ragazzo, generalmente molto preciso e puntuale, ultimamente è spesso distratto, non ricorda il materiale scolastico e mi sembra spesso triste e privo di energia. Parlando con la madre, ho riscontrato in lei le stesse apprensioni che provo io e lei ha aggiunto che il ragazzo non ha mai appetito e si sta dedicando ad attività fisiche in orari e luoghi inconsueti (ad esempio si nasconde in camera per fare delle flessioni). Vorrei chiedere un consiglio su come monitorare il comportamento dell'alunno in classe, e su come noi docenti potremmo essere di aiuto o quantomeno non compromettere ulteriormente la situazione. Ringrazio da subito per la disponibilità e attendo vostra risposta. Grazie. Elisa.

 


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Cara Elisa, grazie del suo intervento e delle sue attenzioni. Gli insegnanti sono preziosissimi per evidenziare situazioni problematiche anche psicologiche degli allievi, soprattutto in età così critiche. Spero che il tuo esempio possa servire anche ad altri insegnanti. E' importante tenere occhi ed antenne ben aperte, segnalando a genitori ed eventualmente assistenti sociali ogni situazione ambigua o stranezze in ambito comportamentale, in quanto sono proprio gli altri ad accorgersi di cambiamenti come quello del ragazzo in questione, quasi sicuramente il ragazzo non si rende conto della gravità della situazione e si trova in un momento di disagio profondo che solo occhi esterni alla famiglia possono notare. Spesso neanche i genitori riescono a vedere certe situazioni o difficoltà relative ai figli perchè non possono tollerare che tale problematica possa avere colpito proprio loro figlio. E' davvero un bene che la madre provi la stessa apprensione e spero si attivi per dare supporto a suo figlio dal punto di vista psicologico. E' giusto tu tenga sotto controllo la situazione e il modo in cui i genitori interverranno, se ti sembra che non intervengano nel modo adeguato segnala subito la situazione agli assistenti sociali che sanno come e quando intervenire. E' un dovere sociale osservare e segnalare situazioni difficili ove i genitori non riescono ad intervenire, è fondamentale agire tempestivamente perchè se il ragazzo non sarà seguito al più presto da dottori e psicologi c'è un grave rischio per la sua salute e la sua vita. Un grande abbraccio e davvero Buon Lavoro! Saluti.

 

(Risponde la Dott.ssa Baggieri Diana)

 

 


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