Decisione scolastica (1516431360411)
Simo, 45
Mio figlio fa la 5^ elem. Ora deve scegliere le medie dove farle.
La maggior parte dei compagni di classe va da una parte. Il suo compagno di giochi da un 'altra. Il problema è che i due sono sì amici di gioco ma a scuola vedo che mio figlio si lamenta che lui gli tira il diario o altri oggetti,lo condiziona molto anche perché questo ragazzino( grande in realtà dimostra molti +anni per srazza) ha il sostegno per problemi di comportamento( gli danno meno compiti perché non li vuol fare) .
Mio figlio invece è timido, mingherlino ma pare che ha legato solo con lui. Da una parte lo cerca per giocare dall'altra si lamenta quando lo infastidisce. Ho pensato che forse deve frequentare scuole diverse da lui per avere modo di aprirsi di più. Cosa devo fare? Lui non sa decidere. Io da madre sento questa necessità di stacco. Grazie

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Gentile Simo, come madre è comprensibile che sia preoccupata per il benessere emotivo-cognitivo e sociale di suo figlio.
La invito a spostare la sua attenzione su una dinamica di gioco che accade tra suo figlio e il compagno di gioco, utilizzando il Triangolo Drammatico di karpman già spiegato in altre consulenze a cui ho risposto. Da ciò che scrive sembra che il suo bambino (...timido e mingherlino...) si relazione all'altro assumendo il ruolo di vittima(V) cercando l'amico che risponde dal ruolo di Persecutore (P). Riporta infatti che "... sono sì amici di gioco ma a scuola vedo che mio figlio si lamenta che lui gli tira il diario o altri oggetti.." Questa modalità di relazione interpersonale rientra in un gioco psicologico che porta con sè un tornaconto.
Le chiedo: "lei ha notato che questo atteggiamento lo fa anche con altri compagni, in casa? Ha pensato al perchè suo figlio cerca relazioni di questo tipo?"
Comprendere il perché è importante affinchè il suo bambino non sia coinvolto in situazioni di scherno o divenire vittima di bullismo. Infatti vi sono due tipologie di vittime scelte da un bullo: vittima passiva o sottomessa che difficilmente sa reagire e difendersi oppure "vittima provocatrice" che con i propri comportamenti sollecita e orienta verso sé stesso le condotte dei bulli.
Ritornando alla sua domanda "cosa devo fare?"
Io penso che il suo intuito le stia suggerendo una strada possibile ( ..Io da madre sento questa necessità di stacco.). Una seconda via è fornire gli strumenti al suo bambino per decidere in modo consapevole cosa è più funzionale per lui. Per questa ragione la invito a considerare l'opportunità di richiedere una consulenza psicologica per individuare con l'esperto le strategie più efficaci.
Pubblicato il 15/02/2018
A cura della Dottoressa Errico Silvia
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