Adolescente invisibile (1544520879693)
Luisa, 50
Sono madre di un ragazzo di quasi diciassette anni, situazione familiare conflittuale con un padre/bambino, geloso dell'amore di una madre per il figlio.
Sono madre di un ragazzo di quasi diciassette anni, situazione familiare conflittuale con un padre/bambino, geloso dell'amore di una madre per il figlio.
Ho un figlio unico di 30 anni che vive lontano,ma che io controllo ogni giorno sul telefono,verificando suoi ingressi in Facebook e wathsapp, per vedere se è vivo.
Mio figlio fa la 5^ elem. Ora deve scegliere le medie dove farle.
Molti ritengono che il diventare madre ed il modo con cui si accudisce un bambino sia basato in larga misura su una dimensione istintuale.
L’istinto materno è assimilato ad una sorta di “programmazione” naturale, geneticamente data, che guiderebbe la neomamma verso un accudimento efficace del suo bambino.
La parola “narcisismo” sta diventando sempre più un termine di uso domestico e solitamente è usato per denigrare l’altro o gli altri, al fine di descriverlo come una persona altezzosa e arrogante.
Non riusciamo a relazionarci con nostro figlio di 31 anni.
«Secondo il pensare comune, la donna avrebbe un istinto materno innato. Perciò, se una madre uccide il proprio figlio, allora la causa sarebbe di natura psichiatrica o psicopatologica».
Un comportamento per noi paradossale, spiegato attraverso un’accurata analisi scientifica.
Alessandro Meluzzi
Tristezza, 43
Salve,
cercherò di essere il più breve possibile; sono sposata con mio marito, di origine maghrebina, dal 2008, dopo due anni che ci siamo conosciuti.
Buongiorno, vi scrivo in merito alla mia situazione attuale che mi preoccupa moltissimo. Sono fidanzata da 10 anni con un uomo meraviglioso, stiamo benissimo insieme e circa 2 anni fa abbiamo comprato casa prendendo un impegno enorme per i futuri 25 anni. Avevamo l'appoggio dei miei genitori e dei miei suoceri separati e siamo andati avanti. Abbiamo cominciato a fare delle rinunce ma con l'aiuto della mia famiglia siamo riusciti a finire la nostra casa e circa 3 mesi fa abbiamo cominciato la convivenza.
Quando incontrò Ann e David, i cui nomi sono di fantasia, il loro figlio era in coma, e stava per morire dopo un intervento cardiochirurgico fallito.
Buongiorno ho un problema con mio figlio di 13 anni che frequenta la scuola media.
Gli uomini che vogliono avere un bambino tendono, infatti, a riportare livelli più bassi relativi al desiderio sessuale, secondo un nuovo studio condotto da dei ricercatori italiani. La ricerca, che è stata pubblicata su The Journal of Sexual Medicine, ha rilevato che vi erano diversi fattori legati ai livelli di desiderio sessuale degli uomini.
Buongiorno
vi contatto per cercare di ristabilire un buon rapporto con mio figlio che ora si trova nella difficile età dell'adolescenza!!! 17 anni.
I bambini non devono essere bravi adattandosi e omologandosi al mondo esterno. I bambini devono ESSERE LORO STESSI!
I tuoi genitori con i loro atteggiamenti e le loro frasi ti hanno programmato a partire dall'infanzia per essere infelice e insicuro. Con questo libro ora puoi spezzare questa catena e scoprire le modalità comunicative più efficaci che rispettano tuo figlio per crescerlo felice e per aiutarlo a esprimere il colore (unico) che è venuto a manifestare nel mondo.
Buongiorno , mi presento , sono una mamma sessantenne e ho due figli maschi di 43 anni uno e l'altro di 34 anni . Devo dire che sono stata una mamma fortunata , in un certo senso, poichè sono cresciuti entrambi due bravi ragazzi , quindi di cosa dobbiamo parlare? Invece sono abbastanza in ansia e preoccupata per il futuro del figlio piu' piccolo, laureato in scienze politiche e successivamente in Economia ambientale con buonissimi voti .
Nuvolarossa, 32
Mi chiamo Anna e sono sposata da circa un anno e mezzo. Purtroppo, a causa di frequenti litigi tra me e mio marito, dopo così poco tempo abbiamo deciso di intraprendere un percorso di terapia di coppia.
Vorrei chiedere consigli e sentire esperienze di altre persone che hanno intrapreso questa strada, soprattutto se può portare effettivamente a dei miglioramenti. Noi abbiamo iniziato questo percorso da settembre, facciamo una seduta a settimana.
Io penso che molti dei problemi che abbiamo dipendano dal carattere e dal rapporto tra mia suocera e mio marito, è un rapporto quasi di dipendenza psicologica, nonostante tra di loro ci siano sempre stati molti contrasti ( es. mia suocera telefona a mio marito in continuazione, prima anche di sera, poi quando le ho detto che la sera è l'unico momento in cui io e mio marito possiamo parlare, ha smesso per fortuna, durante il viaggio di nozze due telefonate al giorno erano proprio fisse con orari specifici, guai a non farle!).
Lui inoltre è molto iroso e qualsiasi cosa io dica lui la vede come un giudizio su di sè, anche se magari riguarda una specifica situazione o è semplicemente una battuta.
Mio marito per questioni di ansia assume un farmaco (paroxetina) ma solo da qualche settimana.
Da quando facciamo terapia di coppia, io mi sento molto demoralizzata ed arrabbiata, soprattutto alla fine della seduta, un po' per le parole che la dottoressa mi dice (es. non è il momento di fare un figlio, occorre essere in condizioni psicologiche diverse, io ho 32 anni non posso aspettare in eterno).
Come posso sentirmi meglio?
Grazie.
Buongiorno Nuvolarossa,
Ho letto con attenzione la sua domanda.
Lei chiede se la terapia di coppia aiuta. Certamente: alcune volte aiuta a capire che ci sono i presupposti per risolvere la conflittualità che si è creata nella coppia e ci permette di andare a ricostruire il rapporto; altre volte aiuta a capire che ciò non è possibile e persistere nel rapporto genera solo dolore a tutti i coinvolti. Aiuta a rielaborare la fine di un grosso investimento.
Lei ritiene che la maggior parte dei vostri problemi derivi dal rapporto simbiotico che suo marito ha con la madre, da ciò che descrive potrebbe essere parte del vostro problema. Il rapporto però, di suo marito con la mamma, deve essere risolto da suo marito e sua mamma, che dovono trovare un modo nuovo e diverso di viverlo, ma devono accorgersi loro per primi, che qualcosa non va e avere il desiderio di cambiarlo. Ovviamente poi se suo marito non riesce ad arginare la madre,questo si ripercuote su di voi.
Capisco che alcune volte possa uscire arrabbiata o frustrata dalla terapia, del resto ci andate per parlare di problemi e conflitti, perciò in alcuni casi è inevitabile anche se può risultare faticoso.
La Dottoressa ha ragione quando vi dice di aspettare ad avere un figlio perché non ci sono le condizioni. Siete in terapia perché il vostro matrimonio è in crisi e state cercando di capire se la crisi può essere risolta. Un figlio ha bisogno di un ambiente sereno per venire al mondo e la coppia deve essere più che solida, per affrontare tutti i cambiamenti che l'arrivo di un figlio comporta. Dobbiamo pensare prima al figlio e al suo benessere e solo dopo ai nostri desideri.
Avete iniziato da pochi mesi un percorso che non sapete ancora dove vi porterà. Occorre tempo per capire e cambiare.
Andate avanti per la strada intrapresa con coraggio e con la mente aperta. Non abbiate paura di vedere.
(a cura della Dottoressa Alessandra Carini)
Pubblicato in data 21/12/2015
Astor, 43
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