La pecora nera della famiglia (145779431212)
Alice, 31
Salve ho 31 anni e credo che mi stia ammalando di depressione, a causa della violenza psicologica che i miei mi fanno ormai da anni. Tutto è iniziato 10 anni fa, quando ho deciso di mettermi insieme ad un ragazzo che per loro non andava bene (premetto che non è un delinquente). Comunque in tutti questi anni ho vissuto due vite separate, una con il mio ragazzo e una con la mia famiglia.
Famiglia che ha iniziato piano piano a mancarmi di rispetto, facendomi sentire una nullità, infatti elogiavano continuamente mia sorella e denigravano me. Comunque ho tenuto duro sperando che le cose cambiassero, mi sono laureata, mi sono messa a lavorare nell'attività di famiglia per non gravare economicamente (dato che vivo ancora a casa loro) e sperando di dimostrargli che sono una brava ragazza, ho solo deciso di stare con la persona che amavo e amo ancora oggi.
Ma purtroppo ho capito che ho sbagliato tutto, nel giro di un anno sono stata trattata come un manovale ho lavorato per la famiglia senza retribuzione, e quelle poche
volte che ho fatto presente che io avevo bisogno di crearmi una mia vita e che dovevamo organizzarci in un modo diverso sono stata accusata in sostanza di "fotterli".
La mia persona è continuamente umiliata, mi è stato detto che ho rovinato la famiglia, che sono una mela marcia, io per loro non valgo niente, e questo si nota anche quando parlano con altre persone. Ho deciso di andarmene, infatti stò cercando un nuovo lavoro.
Ma ho paura di aver bisogno di aiuto, perchè non faccio altro che piangere, mi sento sola e penso continuamente a cose negative.
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
Gentile Alice,
sta affrontano un cambiamento assoluto della sua vita, è comprensibile che stia male e senta che ogni certezza e ogni speranza di far ricredere i suoi familiari sia da lasciare andare. La decisione che ha maturato, cercare un lavoro, rendersi indipendente, valorizzarsi e creare una sua famiglia è la strada migliore per ritrovare la gioia e la consapevolezza delle sue capacità.
Probabilmente individua nei dieci anni precedenti a questo evento le cause della sua insoddisfazione ed è giusto che possa trovare uno spazio di parola dove potersi esprimere, rielaborare i suoi vissuti ed assumere una posizione diversa. Se pensa di aver bisogno di aiuto, come scrive, si faccia coraggio e lo chieda. Si rivolga ad uno specialista e affronti questo momento cosi delicato supportata ed ascoltata.
L’approvazione e la stima dei genitori è fondamentale per la propria autostima ma poter analizzare e superare la risposta adattativa che viene fornita lo potrà rendere una persona completa e non più bisognosa. Non trascuri queste emozioni che sente, porti il discorso fino in fondo e scavi dentro di lei per trovare le risorse che le permetteranno di emergere.
La depressione è una malattia molto dolorosa, colma di sofferenza e sconforto, con il giusto aiuto si affronta e se ne esce. Buona fortuna e non esiti a contattarci per ulteriori approfondimenti.
Luisa Bonomi
(A cura della Dottoressa Luisa Bonomi)
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
Tags: depressione solitudine famiglia supporto psicologico violenza psicologica ascolto pecora nera denigrazione