Volevo farlo da tempo. Desideravo ascoltare le colleghe psicologhe e i colleghi che si occupano di bullismo. Alcuni casi di cronaca occorsi di recente, andandosi ad aggiungere alle storie crudeli che ogni giorno popolano le pagine dei giornali e gli schermi televisivi, mi hanno spinta ad affrontare, finalmente, la questione, portandomi a contattare la Dottoressa Paola Sacchettino.
I blog di Psiconline
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La caccia alla volpe, la caccia alla volpe in tana, la rossa pelliccia di volpe, la volpe fulva che disturba i cacciatori in autunno, che uccide le galline nel pollaio. La volpe grigia che scappa e si nasconde nella nebbia che avvolge il bosco. Immaginale, la volpe è amica del Piccolo Principe. È la fanciulla Kitsune, ingannatrice. Nel Roman de Renart la volpe è trickster, è l’astuzia. La volpe compare in mezzo ai cespugli. Attraversa di corsa un sogno, una poesia e un romanzo: l’afferri solo se lei si fa afferrare. Se l’ascolti, se la accogli, ti rivela idee geniali.
L’immagine della volpe risuona da tanto tempo nella mia anima. Quando mi capita di leggere poesie o racconti che parlando di questa rossa ‘signorina’, mi appassiono subito al tema. Seguo volentieri la sua coda. Mi addentro nel folto della foresta.
Dal primo al cinque ottobre 2018 si celebra la Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno, e anche in Italia ci sono tantissime iniziative in programma, appuntamenti importanti presso i Consultori e le strutture pubbliche e private in diverse città - dal Nord al Sud della penisola.
Il seno della madre è il nostro primo amore. L’attaccamento comincia dal seno, si sviluppa oltre l’istinto di sopravvivenza, ma il legame di ogni neonato con il corpo della madre e poi con la madre ‘altro da sé’ e ‘altro dal cibo’ si prolunga per il tempo necessario a creare una relazione oltre il bisogno, oltre il primitivo cannibalico desiderio. Allattare oppure non allattare al seno resta per la puerpera una scelta personale, dettata anche dai ritmi, dai limiti, dalle esigenze fisiologiche e psicologiche della stessa. Per alcune madri, il ‘farsi cibo’ è una opzione da annoverare tra le varie possibilità, una decisione da ponderare e, in molti casi, da scartare. Di certo è un impegno. Un darsi (e un darsi da fare) per lo più piacevole ma anche - come tutti gli impegni - coinvolgente e potenzialmente stressante. Allattare al seno è un progetto condiviso con il/la bambino/a (spesso anche con il partner della madre, come figura presente al suo fianco e di sostegno) - sei mesi, un anno, due anni… per tutto il tempo del desiderio a due.
C’è qualcuno - così alcuni affezionati lettori mi hanno detto - che si è commosso nel leggere l’articolo che ho scritto nel mese di giugno, quello sul tema “innamoramento” tra persone ricoverate in RSA. Avevo promesso una seconda puntata, un capitolo sui caregiver e le relazioni affettive di lunga data, ed eccomi dunque pronta a raccontarvi altri paesaggi della faccenda “amore ai tempi della demenza” - sindrome che riguarda davvero tutta la famiglia anche se colpisce una persona sola.
Lui si sfila la fede dal dito e la nasconde nella tasca della giacca prima di varcare la soglia. Tossisce, poi accenna un inchino davanti a Piera. Lei lo guarda e sorride. “Mario”, sussurra. “Come sei bella” dice lui, candidamente.