Cambiamente …
Cambiare è una idea intrigante ma spesso difficile da realizzare perché il cambiamento, contemporaneamente, spaventa. Perlomeno così siamo abituati a pensare. Federica Curzi, psicologa e autrice di saggi di psicologia, ci aiuta a capire come fare.
Il cambiamento, parola spaventosa e arcana. Spaventosa, perché richiede un grande impegno nell’agire per modificarsi. Arcana, perché non si sa mai dove porti.
Molto spesso durante il mio lavoro, da psicologa, mi sono ritrovata di fronte a delle persone che incominciavano subito con il dirmi: “Dottoressa, io però ho paura di cambiare”.
E alla mia domanda: “Come mai hai questa paura?”
La risposta, con svariate personalizzazioni, alla fine porta sempre allo stesso nocciolo: “Ora, bene o male, ho trovato un equilibrio, ho paura di perderlo”.
L’inganno in questa risposta sta nel fatto che l’ipotetico equilibrio è un equilibrio assolutamente malsano, pieno di paure, ansie, rabbia, tristezza e più ne ha più ne metta. Ma almeno questo vivere è ben chiaro e sicuro!
Così ho appreso, in questi anni, che è fondamentale immediatamente incominciare a ‘rischiarire’ il concetto di cambiamento legato a doppio nodo con le aspettative (argomento che affronterò nel prossimo articolo).
Cambiare, non ha assolutamente come significato diventare completamente un’altra persona, snaturarsi, alzarsi una mattina e avere 20 cm in più, occhi da marroni ad azzurri o viceversa e una chioma fluente che sostituisca i capelli lisci e insignificanti che invece abbiamo la fortuna di possedere (per questo esistono i parrucchieri).
Cambiare qui ha il significato di Modificarsi rispettando sempre chi siamo e soprattutto cosa vogliamo essere e apprendere.
Significa incominciare a decidere di vivere la nostra vita in modo equilibrato, sereno e per far questo l’importante è comprendere come ci stiamo muovendo nel mondo oggi, cosa ci rende cosi poco sereni e trovare una via alternativa da far diventare un’abitudine, per poi un giorno, il prima possibile, svegliarci e sentirci in pace con noi stessi, a prescindere dal mondo che ci circonda.
Adesso non sto affermando qui che tutto questo sia una passeggiata di salute, è sicuramente molto impegnativo e dispendioso in funzione di energie. Ma vi assicuro, alla fine il tutto appaga, perché svegliarsi guardarsi allo specchio e accorgersi di essere sereni non ha prezzo.
A questo punto, la domanda che dovrebbe venirvi spontanea è la seguente: “E come si fa?”
Si fa iniziando, da subito, a riflettere sul fatto di non vedere il cambiamento come una cosa da affrontare ma da vivere, cioè sapersi adattare a quello che ci succede.
Affrontare, ci mette subito nella predisposizione alla guerra, almeno a me capita questo, quando penso che devo affrontare qualcosa eccomi li pronta con elmetto e baionetta.
Quindi ho iniziato a vivere, prima, non usando più la parola devo, perché a dirvi la verità anche questa parola mi mette subito con un umor nero, sostituendola con la parola è importante; poi, ora, quando mi trovo a fare delle scelte mi fermo e mi dico: “E’ importante che faccia questa cosa?”
Se si, la faccio e non mi lamento, se no, non la faccio e vivo bene lo stesso!
Ho incominciato a vivere pensando di svolgere dei cambiamenti necessari per il mio benessere e non ad affrontarli.
Svolgere, mi porta ad essere attiva in modo positivo, piena di energie, mi porta a pensare al cambiamento come essenziale, mi porta a fare qualcosa per realizzarlo con uno spirito positivo .
Fondamentale, inoltre, è, riflettendoci sopra, impegnarsi a cambiare noi stessi: il nostro modo di porci verso noi stessi e il mondo.
Certo è importante comprendere cosa in noi e nei nostri atteggiamenti non ci permette di vivere sereni, una volta individuati, modificarli.
Domanda da un milione di dollari: Come è possibile modificarci?
- Decidere di stare dalla parte colorata della vita.
- Sviluppare serenità interiore.
- Identificare cose da fare e poi tramutare questi pensieri in azioni.
- Continuare a fare.
In tutto questo percorso è essenziale riconoscere che ogni eventuale ricaduta, cioè ogni attuazione di un vecchio atteggiamento malsano, è normale e rassicurante.
Normale, perché è impossibile, dopo tanti anni di un certo atteggiamento, per noi ben stabilizzato, in momenti di forti emozioni, non rimetterlo in atto.
Rassicurante, perché vi state accorgendo di mettere in atto un atteggiamento che vi porterà a niente di buono e questo è già un grande successo, paragonato al fatto che prima non ve ne rendevate nemmeno conto!
Non bisogna mai dimenticare che i veri cambiamenti sono lenti e fatti di piccoli passi e annesse ricadute.
Non abbiate fretta, del reso lo dice pure la saggezza popolare: “ La gatta frettolosa ha fatto figli ciechi”.
Piccolo Bignami del vero cambiamento:
- Non mettersi fretta
- Apprendere ed educarsi e coltivare alle Emozioni positive:
Amore.
Gioia.
Comprensione.
Bontà.
Serenità.
Calma.
Pace.
Affettuosa gentilezza.
Rendersi conto che le emozioni negative portano a stare male e sono:
Odio.
Astio.
Rancore.
Tristezza.
Rabbia.
Ansia.
Portano solo a vivere con la paura.
Non dimentichiamoci mai che vivere emozioni solari porta sempre a vivere la nostra vita più sereni.
Concludendo, per riuscire a imboccare la strada del cambiamento è essenziale:
- Volerlo veramente
- Apprendere quanto detto sopra
- Convincerci che per noi è essenziale
- Essere assolutamente determinati
- Agire i cambiamenti voluti
- Continuare a impegnarci e non mollare mai!
(Articolo a cura della Dottoressa Federica Curzi, autrice di “Conoscersi meglio, consapevolezza e assertività”)
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