Quando finisce un amore: la neurochimica delle rotture
Che sia la fine o l’inizio di una relazione, la sede dell’amore, in tutte le sue sfumature, è nel cervello.
Le emozioni intense che si verificano quando viviamo un nuovo amore o la fine di una storia importante hanno un impatto straordinario sui pensieri, sull'umore e sul comportamento.
Che sia la fine o l’inizio di una relazione, i neuroscienziati affermano che la sede dell’amore, in tutte le sue sfumature, è nel cervello.
Si tratta di una straordinario gioco armonico neurochimico, di ormoni e di attivazione e disattivazione di particolari sistemi cerebrali.
I sistemi cerebrali riflettono percorsi del cervello che rispondono in maniera specifica a determinate condizioni;quasti stessi sistemi sono influenzati dalla rottura dei rapporti relazionali.
I ricercatori che studiano le neuroscienze e l'amore romantico (ad esempio, Fisher, Marrone, Aron, forte, e Mashek, 2010) hanno identificato modi comuni del cervello di reagire alla perdita di un rapporto speciale e i sei sistemi cerebrali influenzati dalla fine di una relazione importante:
- Il sistema di incollaggio (Sistema di Bonding): Definito anche come sistema di collegamento, è gestito principalmente da ossitocina e vasopressina.
Questi neurotrasmettitori, rilasciati come ormoni dall’ipofisi posteriore, sono responsabili della fedeltà e dell’attaccamento al compagno ed hanno anche un ruolo importante nella nascita del sentimento.
Subito dopo una rottura, questo sistema può andare in "overdrive" e spingere il pensiero e l’azione verso l’ex compagno, anche se si è consapevoli che quella persona non era il partner ideale.
A causa della chimica di questo sistema il soggetto potrebbe sentirsi solo e percepire una forte mancanza dell’altro.
Per ridurre queste sensazioni di solitudine e mancanza è necessario circondarsi di persone amichevoli capaci di trasmettere affetto e comprensione.
-Sistema di ricompensa: Il sistema di ricompensa è associato al desiderio e alla la motivazione verso (volere, desiderare) qualcuno o qualcosa che si apprezza e rappresenta una fonte di gratificazione.
La dopamina e gli oppioidi endogeni sono i driver principali neurochimici di questo sistema e riflettono il loro coinvolgimento in sensazioni di piacere e dolore.
I percorsi di ricompensa sono coinvolti con la dipendenza (da droghe, cose, persone - niente) ed è proprio una parte del circuito del sistema che porta una persona a desiderare, in maniera ossessiva l’ex-partner.
La serotonina può anche avere un forte impatto sul modo di sentirsi di una persona; l’azione di questo neurotrasmettitore è associata alla sperimentazione di pensieri ossessivi, negativi, e impulsivi.
Potrebbe essere necessario ignorare alcuni dei suggerimenti che questo sistema evoca. Alcuni individui iriferiscono di essersi sentiti ossessionati dall’ex, dopo la fine di una relazione, e aver poi agito impulsivamente svolgendo ripetute chiamate, inseguimenti e ritorsione contro l'ex compagno.
-Il sistema del dolore:
A seguito di una separazione, livelli di oppioidi endogeni tendono a diminuire, ciò contribuisce ad una maggiore sperimentazione di sentimenti di sofferenza e dolore, disperazione e sensazione di avere un cuore ferito, "spezzato". Questo aggiunge un altro componente della motivazione verso la ricongiunzione con l’ex.
In questi casi è molto utile ascoltare musica che trasmetta sentimenti, in particolare che consentano, sollievo e rilassamento, evitando testi o melodie che esprimano disperazione e perdita.
La musica viene utilizzata in molti approcci terapeutici nel campo della neurologia e della psicologia, perché può avere un impatto positivo in diverse regioni del cervello. Ad esempio, la musica può influenzare le aree sottocorticali profonde (emozione).Anche l'esercizio fisico e un' alimentazione equilibrata "nutrono" il cervello di ciò che ha bisogno, permettendo di rigenerarsi.
Sistemi di stress: I principali neurotrasmettitori di questo sistema sono la corticotropina la noradrenalina.
Dopo la rottura tendono ad attivarsi due sistemi di stress, i quali portano l’ individuo a sentirsi iper-eccitato e a sperimentare ansia, palpitazioni cardiache, alterazioni dell'appetito, e disturbi del sonno.
E’ necessario per tale motivo impegnarsi in attività che possano rappresentare una fonte di rilassamento per il corpo e per la mente: esercizio fisico, movimento, tecniche di rilassamento come l'immaginazione guidata.
Scoperte scientifiche rivelano che ciascuna attività può essere utile, in particolare per l’azione del sistema serotoninergico. La serotonina ha un effetto inibitorio su porzioni del sistema dello stress.
5. "Emotion-regolamento System" - Sappiamo che quando il cervello è in uno stato altamente stressate, come ad esempio subito dopo una rottura, aree della corteccia prefrontale, deputate al controllo e alla gestione delle emozioni e degli impulsi sono meno attive. Nel caso di una rottura, l'individuo non riuscendo a gestire emozioni e percependole come intollerabili, agisce in maniera impulsiva e aggressiva verso gli altri e verso l'ex partner, non tenendo conto delle ripercussioni negative delle proprie azioni.
6. Reti Cognitive - Durante i periodi di stress, il cervello allontana pensieri cognitivi e (pensiero) e tutte le risorse del soggetto si focalizzano sui pensieri emotivi. Per tale motivo molte persone possono sperimentare problemi di concentrazione, attenzione, organizzazione, e memoria.
Attraverso questo modello neurobiologico delle rotture, si può dedurre che la fine di una relazione genera uno stato di scompenso tempestivo.
Subito dopo la separazione è normale per il cervello generare una forte reazione al distacco. Ecco perchè inizialmente si tenta di recuperare ne con l'ex-partner, ma poi con il tempo (e gli sforzi verso il disimpegno )anche i sintomi del disagio tendono a svanire.
Quando non si riesce a gestire l'intensità delle emozioni che seguono una rottura, potrebbe essere necessaria una consultazione con una professione di salute mentale .
Tratto da Psicology Today
(Traduzione e adattamento a cura della dottoressa Addorisio De Feo Ilaria)
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