Scienza e diritto risiedono in quartieri diversi. È innegabile. La prima fonda il suo continuo sviluppo sul dubbio e quindi sul progresso che proprio dal dubbio trae linfa, mentre il secondo necessita di certezze.
Da una parte c'è il Giudice, alla ricerca di garanzie per stabilire la capacità di intendere di un imputato all'interno del contesto penale, per meglio valutare l'indennizzo di un patito danno o per comprendere le dinamiche relazionali in un procedimento di affido in sede civile.
Dall'altra c'è il Perito che, nel contesto clinico forense, applicando una scienza non esatta come ad esempio la chimica inquadrabile in formule matematiche, non riesce a stabilire fatti incontrovertibili.