Un ricordo di infanzia di Leonardo da Vinci (Freud, 1910)
“L’ardore delle carezze, cui accenna la sua fantasia dell’avvoltoio, era anche troppo naturale: la povera madre abbandonata effondeva nell’amore materno il ricordo delle tenerezze perdute e la nostalgia di nuove tenerezze; ed era portata a far ciò non solo per compensare il fatto di non avere un marico, ma anche per compensare il bambino di non avere un padre che lo accarezzasse. Così, come tutte le madri insoddisfatte, collocò il figlioletto al posto del marito e, provocando una troppo precoce maturazione del suo erotismo, lo spogliò di parte della sua virilità.” p.257)