Pubblicità

Che cos’è il Test del Villaggio?

0
condivisioni

on . Postato in Ricerche e Contributi | Letto 5544 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (39 Voti)

Il test del Villaggio è un reattivo psicodiagnostico che può essere somministrato ai bambini, agli adolescenti, agli adulti, alle coppie, alla coppia genitore-bambino, alla famiglia, ai gruppi ed è particolarmente utile sia in fase di diagnosi che in fase di verifica del percorso psicoterapeutico.

che cos'è il test del villaggioIl test del Villaggio è composto da un kit di 200 pezzi di legno colorato raffiguranti edifici (case, negozi, chiesa, castello), elementi della natura (persone, animali, alberi), e altri più o meno connotati (mezzi di trasporto, fontana, cilindro, cubo, assicelle, parallelepipedi): spetta al soggetto decidere come interpretarli e come utilizzarli. Il test può essere somministrato ai bambini, agli adolescenti, agli adulti, alle coppie, alla coppia genitore-bambino, alla famiglia, ai gruppi (corpo-docente, gruppi di formazione, gruppi di lavoro nelle aziende, ecc.).

La consegna prevede di costruire un villaggio su un tavolo. Al termine della costruzione è prevista un’inchiesta a domande libere per cogliere meglio nei dettagli ciò che è stato costruito. Soprattutto con i bambini può essere utile chiedere loro di raccontare una storia sul villaggio.

La configurazione finale che il soggetto dà al villaggio riflette la sua organizzazione interna. Il confine del villaggio, inteso come perimetro (il “contenitore”) e come frontiera fra interno ed esterno, sembra darci indicazioni sulle caratteristiche del Confine del Sé (Sapora, 2012), dell’Io-pelle (Anzieu, 1985) e dei meccanismi di difesa del soggetto (figg. 1 e 2).

che cos'è il test del villaggio figura1

Fig. 1: Villaggio privo di organizzazione interna

che cos'è il test del villaggio figura2

Fig. 2: Villaggio-contenitore

La collocazione e le dimensioni del villaggio nello spazio del tavolo possono riflettere la modalità attraverso cui il soggetto abita il proprio corpo, il vissuto circa il proprio posizionamento nel mondo, nonché l’estensione del suo raggio d’azione nel mondo (fig. 3).

che cos'è il test del villaggio figura3

Fig. 3: Villaggio di un bambino di 5 anni

Il contenuto del villaggio riflette il mondo interno del soggetto; ciò che ha inserito e ciò che ha omesso, il tipo di relazione che c’è fra le varie sottozone e i vari personaggi, la chiusura/apertura al mondo esterno, il dinamismo interno, il rapporto tra pieni e vuoti, la connotazione che il soggetto dà ai vari elementi, colti nel loro insieme ci aiutano a ricavare un quadro delle caratteristiche del Sé del soggetto.

Insieme all’analisi della configurazione (come ha costruito?), e del simbolismo (cosa ha costruito?), è possibile utilizzare un’analisi topologico-topografica del villaggio (dove ha costruito?), che prevede di considerare in quale zona del tavolo è collocato il villaggio nel suo complesso , o rilevare le caratteristiche dei sottoinsiemi del villaggio (es. bosco, fattoria, zoo, scuola, stazione, ecc.) che ricadono in una zona specifica del tavolo (fig. 4) a cui abbiamo dato una connotazione, e che a sua volta riflette delle caratteristiche esistenziali, psicologiche, emotive, relazionali e psicopatologiche del soggetto (per un approfondimento degli aspetti teorico-metodologici si rimanda alla bibliografia di riferimento).

che cos'è il test del villaggio figura4

Fig. 4: Villaggio costruito prevalentemente nella metà superiore del tavolo

L’osservazione dell’approccio al test ci dà indicazione di come il soggetto approccia un compito, di come si pone di fronte ad un problema da risolvere, di come agisce allorquando sia chiamato ad organizzare una forma a partire dal vuoto e dal caos (qui abbiamo il parallelo fra il vuoto iniziale del tavolo e il caos del mucchio di pezzi posti a lato del tavolo, con ciò che il soggetto può sperimentare nella vita quotidiana).

Rispetto ad altri test proiettivi che prevedono stimoli bidimensionali e sollecitano una ristrutturazione visiva e verbale (Rorschach, TAT/CAT, Patte Noir, ecc.), il villaggio si dota della tridimensionalità e di un materiale costituito da elementi indipendenti. Ciò consente di osservare la manipolazione sensomotoria del soggetto, e più in generale come egli si muove intorno al tavolo durante il processo di costruzione.

Pubblicità

Il test risulta di semplice applicazione e in genere gradito ai soggetti. Il Villaggio può essere utilizzato, oltre che all’interno di una batteria psicodiagnostica, nel corso della psicoterapia come strumento ludico-espressivo per i bambini, di condivisione di uno spazio transizionale in cui terapeuta e bambino toccano e muovono, giocando, degli aspetti profondi del Sé, oltre che del “campo” che si crea tra i due. Essi quindi potranno subire una trasformazione, un’evoluzione.

Con il soggetto adulto l’utilizzo dello strumento rappresenta la possibilità di osservare, concretizzata sul tavolo, una rappresentazione tridimensionale del proprio mondo interno. A questo punto il terapeuta può aiutare il soggetto a muoversi in questo villaggio, ad abitarlo, a fare conoscenza con la propria organizzazione interna e di “frontiera”, a cogliere il senso dei vari luoghi del Sé, a modificarne alcune parti, se necessario e se il soggetto è disponibile, per promuovere una riflessione su di sé, una riorganizzazione, una trasformazione.

 

Bibliografia

 

 

(Articolo a cura del Dottor Luca Bosco)

 

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Vuoi conoscere la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia adatta alle tue esigenze? O quella più vicina al tuo luogo di residenza? Cercala su logo.png




 

 

Tags: test psicologici psicoterapia adulti infanzia test del villaggio luca bosco reattivo psicodiagnostico

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi dello Psicologo a scuola?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Frustrazione

La frustrazione può essere definita come lo stato in cui si trova un organismo quando la soddisfazione di un suo bisogno viene impedita o ostacolata. Rappresen...

Ipnosi

Particolare stato psichico, attraverso il quale è possibile accedere alla dimensione inconscia ed emotiva dell’individuo, concedendo al singolo l'apertura della...

Rimozione

Nella teoria psicoanalitica, la rimozione è il meccanismo involontario, cioè un’operazione psichica con la quale l’individuo respinge nell’inconscio pensieri, i...

News Letters

0
condivisioni