La paura di farsi guidare dalle emozioni genera dipendenze?
Come affrontare le nostre emozioni aiuta a combattere la dipendenza.
Una delle più grandi difficoltà dell’essere umano è generata dal conflitto interiore riguardo la possibilità di farsi guidare dalle proprie emozioni o evitarle per paura di soffrire.
Gli individui, nel corso della propria vita, ricercano amore, passione, vitalità per rendere la propria esistenza ricca di emozioni, ma, allo stesso tempo, possono ricercare comportamenti finalizzati a distaccarsi dai propri dolori interiori.
Quando si scelgono soluzioni alternative pur di non “guardarsi dentro”, tutto ciò che può distaccare dalla triste realtà non viene considerato maggiormente attraente, ma rappresenta solo un metodo alternativo per allontanare il dolore.
Come sostiene lo scrittore Edgar Allan :" Non riscontro nessun piacere nell’ utilizzare stimolanti, ai quali, a volte, follemente cedo. Non è stato nella ricerca del piacere che ho perso la reputazione e la ragione. E 'stato il disperato tentativo di fuggire da torturabili ricordi, da un senso di solitudine insopportabile e dal terrore di qualche strana morte imminente. "
Il comportamento di dipendenza è il risultato di un desiderio primordiale di "auto lenire".
Ogni comportamento abitudinario e maladattivo può diventare una dipendenza, se svolto con lo scopo di soddisfare la necessità di essere insensibili al dolore che il vivere comporta.
Spesso la dipendenza è la strada per sfuggire dal male, ma la fuga aggrava la sofferenza, creando una spirale pericolosa e mettendo in atto comportamenti autodistruttivi.
Spesso si dimentica che il dolore psicologico ha uno scopo ed è in realtà una funzione adattativa, la quale ci avverte che qualcosa non va per il verso giusto.
Soffermarsi e ascoltare le emozioni aiuta a imparare, a crescere e ad evolversi, aumentando la capacità di ripresa.
Molte volte i comportamenti alternativi e le dipendenze possono lasciare nel soggetto la sensazione di congelare o intorpidire le emozioni e i sentimenti.
In questo stato, si rischia di perdere il senso della vera "Identità dell’ Io", che si disconnette dal "Vero Sé".
Tutti possono essere divisi da una parte di Sé che vuole vivere, perseguire gli obiettivi e le esperienze di vita ,dall’ "Anti-sé", che induce all’isolamento, a cancellare e a distruggere emozioni e sentimenti negativi.
L’ anti-sé mira a proteggere l’uomo dal dolore naturale, dalla paura e dalle preoccupazioni della vita, ma finisce per limitare e fare del male in innumerevoli modi, uno di questi è la strada della dipendenza.
Quando ci si lascia andare all'idea che non è possibile tollerare la sofferenza, in realtà si stanno ascoltando i consigli di una voce interiore distruttiva; un processo di pensiero conosciuto come la "voce interiore critica".
Questa voce può indirizzare verso comportamenti di dipendenza: prima incoraggia a osare, poi punisce, inducendo nel soggetto, senso di colpa per il comportamento.
Nella cura delle dipendenze, la terapia vocale permette di diventare coscienti di questo processo di pensiero autodistruttivo e di affrontare l'emozione che sta dietro di esso.
Attraverso le fasi di terapia logopedica, è possibile capire da dove proviene questa voce interiore e come agisce, permettendo di giungere alla consapevolezza che tali pensieri derivano da un nemico esterno, piuttosto che da noi stessi.
Oltre alle fasi di terapia logopedica, ci sono alcune cose che possiamo fare per aiutare noi stessi a sfidare questa voce interiore, rafforzando il nostro vero sé e nella lotta contro la dipendenza.
1. Adottare strategie per aumentare la tolleranza delle emozioni
Quando si "spezza" una dipendenza, le emozioni dolorose represse sono suscettibili ad emergere. In questi casi, è incredibilmente importante trovare un modo sano e alternativo per affrontare questi sentimenti.
L'adozione di un atteggiamento "auto-compassionevole" permette di accettare la sofferenza come una parte dell'essere umano.
Essa insegna ad esercitare auto-gentilezza, pazienza e accettazione del proprio percorso, a crescere e cambiare.
Inoltre, la consapevolezza può insegnare come confrontarsi con pensieri e sentimenti, senza permettere loro di sopraffare, ma solo di aiutare a guidare il comportamento.
2. Ricercare amicizie
E 'molto più semplice, per abbattere il nostro critico interiore, circondarsi di voci amiche.
Per superare una dipendenza, è importante evitare l'isolamento, continuando a frequentare la compagnia di amici che sostengono “ il nostro vero sé” e non incoraggino verso comportamenti di dipendenza.
3. Praticare generosità
Aiutare gli altri è stato a lungo un principio del programma di recupero dei “ I 12 passi per avere una buona ragione”. Offre un senso di scopo ed è un mezzo per evitare l'isolamento e rafforzare il vero sé.
4. Creare una narrazione coerente
C'è grande valore nel raccontare la storia della propria vita e dare un senso agli eventi negativi che hanno segnato il proprio percorso.
Quando si giunge alla fonte delle emozioni più intense, non ci si sente più governati da loro; da qui, dunque, è possibile iniziare a costruire le basi per aumentare la sicurezza e per stabilire relazioni più solide con gli altri; in tal modo, si rifiuta il desiderio di fuga.
Ognuno di questi passaggi rappresenta un atto di riconnessione alla nostra vita. Tuttavia,tale riconnessione è correlata ad un alto livello di coraggio e volontà.
La verità è che se si affronta il dolore, invece di evitarlo, si è in grado maggiormente di vivere una vita più ricca, più gioiosa e appagante.
E 'possibile allontanarsi dalle influenze distruttive o dolorose del passato senza sfuggire dalle emozioni o da quelle determinate esperienze.
E 'possibile resistere alla voce critica interiore che sussurra di non essere abbastanza forti per sfuggire alle emozioni al fine di sopravvivere.
Il dottor Les Greenberg, fondatore di "Emotion-Focused Therapy" sottolinea come l’individuo è in grado di imparare a vivere in "sintonia consapevole con i sentimenti, non tentando di controllarli."
E 'possibile in questa armonia, trovare un antidoto alla dipendenza.
Tratto da Psycology Today
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Addorisio De Feo Ilaria)
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Tags: dipendenza isolamento conflitto interiore stimolanti comportamenti autodistruttivi terapia logopedica