Nuvolarossa, 32
Mi chiamo Anna e sono sposata da circa un anno e mezzo. Purtroppo, a causa di frequenti litigi tra me e mio marito, dopo così poco tempo abbiamo deciso di intraprendere un percorso di terapia di coppia.
Vorrei chiedere consigli e sentire esperienze di altre persone che hanno intrapreso questa strada, soprattutto se può portare effettivamente a dei miglioramenti. Noi abbiamo iniziato questo percorso da settembre, facciamo una seduta a settimana.
Io penso che molti dei problemi che abbiamo dipendano dal carattere e dal rapporto tra mia suocera e mio marito, è un rapporto quasi di dipendenza psicologica, nonostante tra di loro ci siano sempre stati molti contrasti ( es. mia suocera telefona a mio marito in continuazione, prima anche di sera, poi quando le ho detto che la sera è l'unico momento in cui io e mio marito possiamo parlare, ha smesso per fortuna, durante il viaggio di nozze due telefonate al giorno erano proprio fisse con orari specifici, guai a non farle!).
Lui inoltre è molto iroso e qualsiasi cosa io dica lui la vede come un giudizio su di sè, anche se magari riguarda una specifica situazione o è semplicemente una battuta.
Mio marito per questioni di ansia assume un farmaco (paroxetina) ma solo da qualche settimana.
Da quando facciamo terapia di coppia, io mi sento molto demoralizzata ed arrabbiata, soprattutto alla fine della seduta, un po' per le parole che la dottoressa mi dice (es. non è il momento di fare un figlio, occorre essere in condizioni psicologiche diverse, io ho 32 anni non posso aspettare in eterno).
Come posso sentirmi meglio?
Grazie.
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Buongiorno Nuvolarossa,
Ho letto con attenzione la sua domanda.
Lei chiede se la terapia di coppia aiuta. Certamente: alcune volte aiuta a capire che ci sono i presupposti per risolvere la conflittualità che si è creata nella coppia e ci permette di andare a ricostruire il rapporto; altre volte aiuta a capire che ciò non è possibile e persistere nel rapporto genera solo dolore a tutti i coinvolti. Aiuta a rielaborare la fine di un grosso investimento.
Lei ritiene che la maggior parte dei vostri problemi derivi dal rapporto simbiotico che suo marito ha con la madre, da ciò che descrive potrebbe essere parte del vostro problema. Il rapporto però, di suo marito con la mamma, deve essere risolto da suo marito e sua mamma, che dovono trovare un modo nuovo e diverso di viverlo, ma devono accorgersi loro per primi, che qualcosa non va e avere il desiderio di cambiarlo. Ovviamente poi se suo marito non riesce ad arginare la madre,questo si ripercuote su di voi.
Capisco che alcune volte possa uscire arrabbiata o frustrata dalla terapia, del resto ci andate per parlare di problemi e conflitti, perciò in alcuni casi è inevitabile anche se può risultare faticoso.
La Dottoressa ha ragione quando vi dice di aspettare ad avere un figlio perché non ci sono le condizioni. Siete in terapia perché il vostro matrimonio è in crisi e state cercando di capire se la crisi può essere risolta. Un figlio ha bisogno di un ambiente sereno per venire al mondo e la coppia deve essere più che solida, per affrontare tutti i cambiamenti che l'arrivo di un figlio comporta. Dobbiamo pensare prima al figlio e al suo benessere e solo dopo ai nostri desideri.
Avete iniziato da pochi mesi un percorso che non sapete ancora dove vi porterà. Occorre tempo per capire e cambiare.
Andate avanti per la strada intrapresa con coraggio e con la mente aperta. Non abbiate paura di vedere.
(a cura della Dottoressa Alessandra Carini)
Pubblicato in data 21/12/2015
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